Nonostante negli ospedali crescano i pazienti Covid e nonostante i continui appelli delle autorità per il rispetto delle misure restrittive, anche questo sabato pomeriggio i centri delle città si sono riempiti di folla per passeggiate e ultimi acquisti. Le segnalazioni arrivano da Napoli e Firenze, dove nella notte scatterà il passaggio nella zona rossa, ma anche da Bari dove invece restano in vigore le norme per le zone arancioni. In Toscana, come segnalato da la Nazione, i commercianti hanno approfittato dell’ultima giornata di apertura per le vendite anticipando in alcuni casi i saldi. A Roma, ancora classificata zona gialla, la folla ha riempito le vie del centro nonostante da oggi fossero in vigore le norme anti-assembramento.

In Campania i centri delle principali città della Regione si sono affollati di persone. Se a Napoli la maggiore concentrazione è stata registrata nel centro storico e nel quartiere collinare del Vomero, a Salerno è finito sotto osservazione il corso Vittorio Emanuele II, strada “dello shopping” che non rientra tra quelle per le quali il sindaco Vincenzo Napoli ha deciso la chiusura (lungomare, Villa Comunale, piazza Abate Conforti e piazza San Francesco), ma anche via Roma. Molti i salernitani in fila all’esterno dei negozi o semplicemente a passeggio, particolarmente intenso anche il traffico veicolare. Stesse scene nel centro di Avellino, con traffico in tilt e folla in strada sul corso Europa e in corso Vittorio Emanuele. Bar pieni in via Tuoro Cappuccini, dove le scene ricordano quelle tipiche del tradizionale aperitivo della vigilia di Natale.

Anche a Bari strade del centro affollate, nonostante la chiusura anticipata dei negozi alle 19 e l’appello del sindaco Antonio Decaro: assembramenti al mercato di Santa Scolastica, come in via Sparano, sul lungomare e al molo San Nicola. Centinaia di clienti in fila soprattutto fuori dai megastore. La Mediaworld di via Santa Caterina ha ricevuto due multe in due giorni: una proprio per assembramenti, visto che numerose persone sostavano in coda all’esterno dello store. La seconda sanzione è per aver messo in vendita anche dopo le 19 oggetti che non sono tra le categorie individuate come beni di prima necessità.

Molto affollato anche il centro di Trieste. Nel rispetto dell’ordinanza anti assembramento emanata dalla Regione Friuli-Venezia-Giulia, ma che sarà ritirata allo scoccare della mezzanotte, ai bar e nei locali gli avventori non vengono serviti in piedi, ma soltanto seduti. Tuttavia si è verificato in tutta la giornata, prima della chiusura degli esercizi delle 18, un affollamento superiore perfino ai giorni scorsi. Probabilmente dovuto alla consapevolezza che da domani scatteranno misure più severe. In piazza Unità d’Italia sono tante le persone che, anche dopo la chiusura dei locali, si sono attardate in gruppetti. La stragrande maggioranza delle persone indossava la mascherina, tranne coloro che consumano nei locali.

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Campania in zona rossa, centro di Napoli affollato nel giorno prima dalla chiusura. Pattuglie e militari sul lungomare

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