La fidanzata di Giuseppe Mastini, alias Johnny lo zingaro, e altre tre persone sono state arrestate a Sassari con l’accusa di aver aiutato il malvivente a evadere dal carcere di Sassari il 5 settembre scorso. Nei loro confronti è stata disposta un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: il reato a loro carico è di “procurata evasione”.

Questi arresti sono il risultato di un lavoro di intelligence scattato subito dopo l’evasione di Mastini e finalizzato all’individuazione delle persone che a vario titolo avevano avuto rapporti con lui, sulla base delle risultanze investigative acquisite dalla Squadra Mobile di Sassari, in collaborazione con quella di Cagliari, e dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, il tutto con la Procura Sassari che ha coordinato le indagini.

Dopo dieci giorni di latitanza, lo scorso 15 settembre il personale delle Squadre Mobili di Sassari e Cagliari, in collaborazione con lo Sco e il Nucleo Investigativo Centrale (Nic) della Polizia Penitenziaria, aveva individuato e arrestato Mastini, che si era reso irreperibile il 5 settembre scorso, al termine di un permesso premio di 10 giorni che gli era stato concesso dal magistrato di Sorveglianza di Sassari. La latitanza di ‘Johnny lo zingaro’ era durata appena 10 giorni. Infatti, dopo poco tempo dalla fuga, era stato individuato il luogo dove si era rifugiato Mastini, nell’immediata periferia di Sassari. Il covo è risultato di proprietà e nella totale disponibilità di un altro uomo che è arrestato per favoreggiamento personale contestualmente all’arresto del Mastini.

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