Secondo quanto emerso dall’Osservatorio annuale curato da Immobiliare.it, l’effetto Covid si fa sentire forte e chiaro sul mercato immobiliare e in particolare sul fronte delle aste immobiliari che, dal punto di vista dell’offerta, hanno registrato nel corso degli ultimi mesi una riduzione del 25%.

Le aste immobiliari piacciono, ecco perché

Se è vero che il mercato immobiliare residenziale più tradizionale sta evidenziando solo adesso i primi rallentamenti a causa dell’emergenza sanitaria, non si può certo dire la stessa cosa per ciò che riguarda le aste. I mesi di confinamento, infatti, hanno visto un vero e proprio congelamento di tutte le pratiche (almeno tra marzo e luglio) che ha avuto come principale conseguenza uno stand-by di questo tipo di operazioni.

Nonostante questa dinamica però sembra che l’interesse per le aste immobiliari da parte di chi è alla ricerca di una casa si sia mantenuto forte, trend confermato dal numero delle richieste medie per gli annunci che rispetto al 2019 sono cresciute del 71%, mentre gli annunci salvati dagli utenti come preferiti hanno visto un incremento dell’81%.

Una dinamica, questa, che non deve stupire: oggi infatti si è meno scettici rispetto alla ricerca di una casa attraverso le aste immobiliari e inoltre la sempre più diffusa digitalizzazione ha permesso di rendere appetibili questo tipo di immobili esattamente come tutti gli altri. Non ultima la possibilità di risparmio: stando a quanto elaborato da Immobiliare.it nel nostro Paese il prezzo base d’asta è più basso del 57% in media rispetto ai valori di mercato.

Cosa si ricerca oggi

Curioso il rapporto tagli degli immobili / domanda: le dimensioni delle case all’asta si caratterizzano per essere generalmente di grande metratura (superfici media 137 mq), offerta che però non ha molta aderenza con il maggiore interesse per monolocali e bilocali che nel corso dell’ultimo anno vedono un incremento della domanda del 122% e dell’83%.

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