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Ultimo aggiornamento: 15:34 del 23 Ottobre 2020

Covid, De Luca: “In Campania procederemo a chiudere tutto, chiedo lockdown nazionale. Siamo a un passo dalla tragedia, decidere oggi”

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“Vi anticipo che io comunicherò al governo non solo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia, ma per quel che riguarda la Campania procederemo in direzione della chiusura di tutto. L’ordinanza del coprifuoco non basta, dobbiamo decidere di chiudere tutto”. Lo annuncia, nella sua diretta informativa su Facebook, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che esordisce polemicamente puntando il dito contro “la campagna di sciacallaggio e mediatico” al suo indirizzo, promettendo di dare spiegazioni in futuro “in maniera puntigliosa”.

E aggiunge: “Oggi e non domani siamo chiamati a prendere decisioni forti, definitive ed efficaci, per far fronte a una situazione che è diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi in maniera insostenibile la situazione dell’epidemia. Per questo io ritengo che non ci sia più un’ora di tempo da perdere e perfino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati del contagio con i quali dobbiamo fare i conti. Io credo che dobbiamo decidere oggi, non domani, non fra una settimana, perché davvero non abbiamo più davanti tempo da perdere. Quindi, io propongo il lockdown per l’Italia – continua – E su questo deciderà il governo. Per la Campania faremo quello che riteniamo giusto per noi. Dobbiamo chiudere tutto tranne le attività industriali, agricole, dell’edilizia, l’agroalimentare, le forniture agroalimentari, le cose che abbiamo già conosciuto a marzo e aprile. Né più, né meno. Dobbiamo anche bloccare la mobilità tra regioni e tra comuni, tentando di difendere per quanto possibile le attività produttive”.

Poi sottolinea: “Oggi siamo ancora in tempo. Oggi abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia. Però siamo a un passo dalla tragedia. Lo dico in maniera brutalmente chiara: io non voglio trovarmi di fronte qui da noi i camion militari che portano centinaia di bare di persone decedute. Non siamo garantiti da nessuno che questo non avvenga, se non dalla nostra responsabilità, dalla correttezza dei nostri comportamenti e dalle decisioni che prendiamo da subito. Altrimenti quelle immagini che abbiamo visto qualche mese fa sono destinate a riprodursi e a entrare nella nostra vita in maniera drammatica”.

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