I bambini devono aver commesso qualche delitto in un’altra vita o in questa. I bambini devono pagare per colpe non loro e con loro pagheranno le migliaia di società di sport di contatto dilettantistiche, che prima sono state costrette ad “impiccarsi” adeguandosi a legittime (e costose) precauzioni anti Covid e adesso scaricate come appestati da lazzaretto (giusto in tempo dopo aver versato nelle casse delle federazioni i soldi dei tesseramenti): l’essersi adeguate al rispetto delle regole ora è carta straccia.
Palestre e piscine hanno tempo una settimana per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, uno sfregio a tutte le società dilettantistiche, in particolare a quelle che praticano sport all’aperto con bambini, le quali passano dalla rilevazione della temperatura a quella della frustrazione.
Il Presidente del Consiglio ha appena terminato la conferenza stampa per annunciare il nuovo DPCM. La sostanza, per i bambini, è questa: volete andare al parco? Procuratevi un cane, andate a giocare, ma se poi vi guardano male o chiamano la Polizia Municipale perché avete peccato non dite che non ve l’avevo detto. La scuola in presenza per ora è salva e se si ritrova così al centro del dibattito è solo merito di un virus. Ancora una volta i bambini rappresentano una minaccia, una rogna, una palla al piede: privarli del diritto al gioco, anche e soprattutto quando questo è all’aperto e non è fonte di crisi epidemica.
Di nuovo ai bambini viene costretto un ruolo da protagonisti, quello che li riduce a cittadini di taglia inferiore. Almeno c’è una buona notizia: potranno bersi uno spritz entro e non oltre la mezzanotte, rigorosamente seduti al tavolo. O precipitarsi a iscriversi in palestre e piscine (sempre se in regola) o, meglio ancora, in qualche sala scommessa (rigorosamente al chiuso).
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez