Già in sala dal 15 ottobre troviamo invece Imprevisti digitali, che irrompe nel sentire dei suoi spettatori come excursus tra manie e dipendenze di tre amici un po’ goffi innanzitutto con la vita. Ma pure la mezza età ha impedito loro un agile adattamento alle tecnologie digitali, delle quali si ritrovano vittime sprovvedute. È dura affrontare un proprio video hot finito in rete, il bullismo verso i figli, il districarsi tra febbrili ricerche like per la propria auto simil-Uber o invaghirsi ingenuamente di una calda voce da call center.

Benoît Delépine e Gustave Kervern scrivono, producono e dirigono una commedia pungente e attualissima che ci pone davanti agli stridori tra desideri e realtà, debolezze e rettitudine, tra verità e bugie che ci raccontiamo. Ci parla di amicizia e mutuo sostegno, ma anche di impacciate rivincite, il tutto riempiendoci di stimoli lo spazio di riflessione sul “noi reale” e il “noi online”.

Gli attori, Blanche Gardin, Denis Podalydès e Corinne Masiero, spigolosi e paciocconi insieme compongono quasi fantozzianamente una tavolozza di antieroi 2.0 nella quale non sarà difficile scorgere tutto ciò che si cerca di evitare online.

INDIETRO

Da Banksy a Rossellini passando per la Festa del Cinema di Roma: quattro novità sul grande schermo

Articolo Precedente

Il Covid chiuderà le sale cinematografiche? Hollywood e l’economica tentazione dello streaming. E Disney ormai lo fa già

next
Articolo Successivo

Mi chiamo Francesco Totti, la recensione. Una storia d’amore eterna: applausi dopo la proiezione per la stampa

next