Alla fine degli anni ’90 su PlayStation arrivava quello che negli anni è diventato un icona della console, ben radicato nei ricordi di tutti i giocatori: Tony Hawk’s Pro Skater! Il primo gioco di skate con un nome su licenza di uno dei più grandi campioni mondiali della tavola veniva lanciato sul mercato da Neversoft, che trova nello sviluppo di questa serie la sua fortuna; più di venti anni dopo e tre generazioni di console più tardi, Vicarious Visions (gli stessi della N.Sane Trilogy di Crash Bandicoot) riportano in vita un altro classico, confezionando una compilation dei primi due titoli della serie praticamente perfetta.

Rigiocare i due capitoli di Tony Hawk’s Pro Skater dopo tanti anni è come riscoprire la vecchia camera di quando eravamo ragazzi, con ancora la tavola da skate malconcia appoggiata al muro, basta premere start e ci ritroviamo dove l’avevamo lasciato 20 anni fa, con la stessa colonna sonora pazzesca che esce dalle casse del televisore, e i Rage Against the Machine che urlano nella schermata di avvio, è cosi, è quell’effetto scatola del tempo perfettamente sigillata che si apre nuovamente davanti a noi.

Il giocatore fin dai primi minuti capisce subito che quello che si troverà davanti è davvero il gioco che aveva lasciato nella sua PS anni fa, ritrovando -come anticipato poc’anzi- tutte le tracce classiche, oltre a tantissime nuove aggiunte della soundtrack, e mentre con la testa tiene il tempo, inizierà a scegliere uno skater, la tavola, le ruote, i grip…oppure potrà crearlo da zero, nel comodo editor di gioco.

Nell’enorme scatola dei ricordi che è Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 potrete scegliere di giocare i livelli del primo o del secondo titolo, con un sistema di percentuale a progressione perfettamente bilanciato e in grado di regalare sfide a ogni tipo di giocatore, ma che vi permetterà allo stesso tempo, raggiunto il minimo necessario, di passare allo skatepark successivo, passando anche dal primo al secondo capitolo e viceversa, senza obblighi particolari, rendendo l’esperienza di gioco stimolante e longeva; unire i due giochi in unico solo immenso titolo ci porta non solo tantissimi skate park dove consumare le nostre ruote ma anche dozzine di nuovi capi di abbigliamento da poter comprare nello shop di gioco, con i dollari guadagnati macinando trick su trick, anche solo per poter vestire il nostro skater con quella specifica maglietta o con quella tavola che sognavate anni fa.

Anche se potrebbe sembrare, Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 non è una semplice operazione di remaster degli originali, ma si spinge oltre: il gioco è stato ricreato da zero così come ogni skater selezionabile nel gioco, addirittura Hawk, Caballero, e gli altri campioni presenti nei titoli originali sono ora stati inseriti con il loro aspetto attuale.

A completare la già grande varietà di opzioni troviamo trick ereditati dagli episodi successivi a questa raccolta, una modalità per creare il proprio skatepark, il multiplayer online e il sempre gradito split screen, per le sfide sul divano con gli amici. Con il ritorno di Tony Hawk viene cancellato con un colpo di spugna tutta quella serie di titoli successivi mediocri e tentativi di emulare questo prodotto che non sono mai stato in grado di competere con quello che era un vero e proprio fenomeno di culto, prova che la cultura dello Skateboarding è davvero dura a morire, ed molto di più di una tavola di legno con quattro ruote, assolutamente da acquistare per chi giocava all’originale, ottimo per ogni giocatore, Tony Hawk’s Pro Skater 1+2 è l’esempio di come un gioco andrebbe rispolverato senza alterarne l’essenza, la stessa essenza che vi farà fare le quattro di mattina inseguendo quel trick quasi impossibile da fare, con in Bad Religion di sottofondo.

Articolo Precedente

Honor, tante novità tra smart watch, notebook e tablet

next
Articolo Successivo

Captain Tsubasa: Rise of New Champions, il nuovo videogame dedicato alle avventure di Holly e Benji diverte ma presenta qualche neo

next