Si chiama Zoom for Home ed è il nuovo dispositivo pensato appositamente per le videochiamate lanciato dal celebre servizio che tanto ha fatto parlare di sé negli ultimi mesi. È un touchscreen da 27 pollici realizzato in collaborazione con DTEN ME e integra una serie di soluzioni tecniche che dovrebbero garantire un vero e proprio salto di qualità con le chiamate in video. Costa però 599 dollari (una cifra dunque sostenuta) e non è stata ancora comunicata una data per la commercializzazione in Europa e in Italia.

Nella cornice superiore del touchscreen da 27 pollici sono state collocate tre webcam intelligenti. Queste sono coadiuvate da ben otto microfoni che, oltre a catturare in maniera particolarmente efficace la voce dell’utente, garantiranno anche la soppressione dei rumori di fondo. In questo modo sarà possibile effettuare videochiamate soddisfacenti anche all’interno di ambienti rumorosi come possono essere gli uffici ma anche le abitazioni, nelle quali lo spazio per il lavoro deve spesso essere condiviso con gli altri membri della famiglia. Ma non è tutto.

Zoom for Home è infatti equipaggiato con un sistema operativo proprietario, ovvero sviluppato appositamente da Zoom assieme a DTEN ME. Questo consente di avere a disposizione una serie di funzionalità pensate appositamente per migliorare l’esperienza con le videochiamate. Sarà dunque più semplice passare da una videocall all’altra, oppure condividere lo schermo con le persone con le quali stiamo parlando. Tanta attenzione ai dettagli dunque che, come abbiamo visto in questi mesi, possono davvero fare la differenza.

Infine, secondo quanto diffuso dalla testata TechCrunch, il dispositivo realizzato da DTEN ME (su cui Zoom installa il proprio software) è solo il primo dei dispositivi hardware che verranno immessi sul mercato in collaborazione con Zoom. Segno evidente di come il celebre servizio di videochiamate stia lavorando nella logica di rafforzare la propria offerta commerciale e offrire in questa maniera una maggiore scelta agli utenti e, soprattutto, alle aziende. Staremo a vedere quello che accadrà nei prossimi mesi.

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