Matteo Salvini crea sfiducia, lavora contro l’interesse nazionale”. E’ un attacco diretto quello che il premier Conte ha rivolto al leader della Lega in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Dire. A due giorni dal via libera del Parlamento al processo per Salvini per il caso Open Arms, il presidente del Consiglio ha fatto un appello ai politici a essere uniti nell’obbligo “morale di restituire un Paese migliore” agli italiani. Da questo punto di partenza le accuse al capo dell’opposizione, che peraltro seguono di poche ore quelle pronunciate dal segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, secondo cui è “scellerato chi si toglie la mascherina per farsi pubblicità”. Se Zingaretti però non ha pronunciato mai il nome del senatore leghista, al contrario Giuseppe Conte non ricorre a perifrasi o allusioni: “Certi atteggiamenti ‘negazionisti’ si pongono oggettivamente contro l’interesse nazionale e rischiano maldestramente di disintegrare la fiducia degli italiani nell’Europa. Trovo grave che si alimenti strumentalmente un clima di sfiducia che non trova corrispondenza nella realtà” ha detto il premier al direttore della Dire Nicola Perrone, che sottolineava la diversità di reazioni e strategie tra i vari partiti di centrodestra.

Il discorso poi si è spostato su ciò che il governo intende fare con i soldi che arriveranno dall’Europa, sui prossimi difficili mesi che attendono gli italiani, sul rientro a scuola degli studenti a settembre. “Sarà in presenza” ha assicurato il capo del governo, secondo cui “la scuola è una grande sfida per il Paese, stiamo parlando di oltre dieci milioni di persone – tra studenti, docenti e personale – che dovranno rientrare nelle aule. Siamo al lavoro per garantire loro condizioni di massima sicurezza – ha spiegato – E stiamo procedendo all’acquisizione e alla distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale per permettere agli studenti di ricominciare l’anno scolastico senza alcun rischio“.

Se si parla di soldi il discorso non può non toccare i 209 miliardi in arrivo dall’Europa. “È una cifra che porta con sé una grande responsabilità – ha detto Conte – Lavoreremo senza sosta sui progetti per cogliere quest’opportunità di rilancio dando avvio alla più grande stagione di riforme e di modernizzazione del Paese. Il nostro Piano si concentrerà su obiettivi come la transizione green ed energetica – ha aggiunto – la digitalizzazione e l’ammodernamento delle nostre infrastrutture. Abbiamo l’obbligo morale di restituire ai nostri figli un Paese migliore: più competitivo, più moderno, più inclusivo”.

Per finire il ruolo dell’Italia in Europa, che il premier non ha esitato a definire “chiave”: “Con grande autorevolezza siamo stati protagonisti di un intenso negoziato che ha portato, dai tempi dell’introduzione dell’euro, a un accordo senza precedenti su Next Generation Eu – ha detto – di cui l’Italia beneficerà per circa il 30% dei fondi. Una decisione che segnerà il futuro del processo di integrazione europeo e chiude la stagione dell’austerity”.

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