Televisione

Skam 5, il racconto della storia di Elia e del suo micropene: “Ho fatto molte docce fredde per contrarre il tessuto molle. Eravamo consapevoli dell’importanza del tema”

Abbiamo incontrato l'attore protagonista della serie cult “Skam Italia”, giunta alla quinta stagione, disponibile su Netflix dal primo settembre. Elia affronta un lungo percorso di accettazione di sé e del micropene. Un argomento che ha già scatenato dibattiti sui social tra chi è rimasto spiazzato e deluso. Centorame però è soddisfatto: “Va bene così. Affrontiamo finalmente un tema importante”

di Andrea Conti

C’è tanta attesa attorno alle dieci puntate della quinta stagione della serie cult Skam Italia, su Netflix dal primo settembre. Il protagonista stavolta è Elia, schivo e taciturno, ma con un grande segreto dentro di sé. Abbiamo incontrato l’attore 26enne Francesco Centorame – richiestissimo dal cinema e dalla tv, infatti è impegnato su diversi set – per farci raccontare come si è preparato per affrontare un tema così delicato come quello delle dimensioni sessuali. Ma è stata anche l’occasione per confrontarsi sugli attacchi di panico, la psicoterapia e come un giovane genitore (è papà da due anni) affronta il futuro.

Sui social si parla già del tema che sarà affrontato dal tuo personaggio, l’accettazione del micropene. Molti sono rimasti spiazzati, c’è anche chi è deluso. Ve l’aspettavate?
Assolutamente sì. Capisco le reazioni ed è stata anche una sorpresa anche per me, quando gli sceneggiatori, che hanno fatto un ottimo lavoro, mi hanno accennato all’idea. Penso che queste reazioni siano mosse dal fatto che non si è abituati a parlarne ed è un tema che spaventa. Sono comunque molto contento che se ne parli già, quando ancora la serie non è uscita.

Come ti sei preparato per questo ruolo?
Sono molto secchione e puntiglioso per la preparazione. Ho perso sette kg e ho fatto molte docce fredde, per contrarre il tessuto molle.

Come mai le docce?
Mi sono preparato a casa per capire a livello visivo, come si vede chi ha il micropene. Volevo in prima persona entrare nella psicologia del percorso di Elia. Ci siamo tutti mossi con amore verso il nostro lavoro proprio per l’importanza del tema.

Qual è stato il peso che società e la pornografia hanno avuto nell’associazione tra le dimensioni sessuali e il successo per un uomo?
Sulla pornografia non saprei. Ma senza andare troppo lontano grazie a Skam ho capito, ad esempio, perché molte persone negli spogliatoi si facevano la doccia con le mutande. Magari non ci pensi in quel momento, ma è evidente che viviamo in una società fallocentrica: ti senti sicuro e hai potere se hai una certa dimensione sessuale. È tutto totalmente sbagliato perché un ragazzino senza esperienza né nozioni non sa come affrontare un percorso del genere.

Conosci persone che hanno dovuto affrontare questa esperienza?
No, spero però che dopo questa stagione si apra un dibattito e molte persone ne parlino.

Corpo, identità, sessualità, disabilità sono temi su cui si dibatte, anche grazie a Skam. In Italia nella società civile se ne parla abbastanza?
Penso che se ne parli molto e male. La maggior parte delle cose che leggo sono espresse tanto per l’idea dell’esserci e del non approfondire adeguatamente. Siamo molto lontani dallo sdoganare diversi argomenti e molti passi avanti non sono stati compiuti perché bloccati dal pregiudizio.

Quanto la politica e la società sono attente ai giovani?
Non ha più senso parlare di politica. Io non vedo idee, ma facce che fanno a lotta per avere più ragione sull’altro. Non vedo una politica per il popolo e non mi sento rappresentato. Il loro volerci essere a tutti i costi è abbastanza imbarazzante.

Perché i diritti della comunità LGBTQ+ o la legge contro l’omofobia fanno fatica ad essere approvati in Parlamento?
È la stessa domanda che mi pongo io. Non dipende da me e non riesco davvero a capire le motivazioni di questo ostruzionismo.

Nella scuola italiana di oggi mancano l’Educazione sessuale e sentimentale, come mai?
Il fatto che un ragazzo sappia parlare e tradurre il latino e non sappia rispettare la donna, fa molto pensare. Dovrebbero esserci delle priorità nell’insegnamento, come, ad esempio, la comprensione dell’essere umano. Comprendere meglio chi siamo, anche dal punto di vista sessuale, ci consentirebbe di saperci approcciare al meglio.

Com’è stata la tua adolescenza?
Abbastanza tosta tra depressione e attacchi di panico, A scuola fuggivo in bagno in seguito ad un attacco di panico, non lo dicevo a nessuno, mi beccavo pure una nota…

Dove hai trovato la forza per uscirne?
Quando tocchi il fondo, ed io l’ho toccato, non puoi fare altro che risalire. La psicoterapia per tanti anni mi ha aiutato molto e continua ad aiutarmi.

Sei papà da due anni. La società del futuro che aspetta tuo figlio, ti spaventa?
A me non spaventa perché siamo iper presenti, come genitori, con nostro figlio (la sua compagna è l’ex corteggiatrice di Uomini e donne Valentina Salvagno, ndr). Mi spaventa che – nonostante ci sia una consapevolezza maggiore nei giovani di oggi – non ci sia il potere di cambiare le cose perché dipende tutto dalle generazioni passate.

Quali sono i tuoi impegni prossimi?
Attualmente sono impegnato sul set di una nuova serie Rai. Poi dovrebbe uscire al cinema Il colibrì, il nuovo film di Francesca Archibugi (il 20 ottobre, ndr). A settembre girerò un nuovo film con Paola Cortellesi, di cui non posso dire nulla. Insomma è un periodo intenso e avrei anche voluto dedicare più tempo alla promozione di Skam 5 con i miei amici e colleghi. Insomma sto correndo parecchio (ride, ndr).

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