“Mi sento di affermare con la massima tranquillità che questo ponte poteva crollare in qualsiasi momento”. Lo dice Francesco Cozzi, Procuratore capo di Genova, che indaga sul crollo del Ponte Morandi dal primo momento, in un’intervista esclusiva, sotto il nuovo Ponte, concessa a Monica Maggioni per il programma “Sette Storie”, in onda ogni lunedì alle 23,30 su Rai1. “Poteva crollare in qualsiasi momento – ripete Cozzi a poche settimane dall’inaugurazione del nuovo ponte. “È crollato mentre c’erano quelle 43 povere vittime, poveri nostri fratelli, ma poteva crollare quando ci passavano sopra tre pullman di turisti diretti all’imbarco, magari con 90 – 100 persone a bordo. Poteva esserci il crollo quando erano tutti quanti in coda fermi con gli stop dei Tir di 30 – 40 – 50 tonnellate l’uno, okay? Quello che posso dire, e sfido chiunque, anche se ci diranno che la causa è tutt’altro, sfido chiunque a dimostrare che non poteva crollare in qualsiasi momento”.

Nella puntata parla anche il numero due di Autostrade, Enrico Valeri (responsabile della rete). Rivela che, mentre si discute di revoca della concessione, Autostrade da 2 anni sta collaborando con il ministero dei Trasporti sui programmi di sicurezza e manutenzione. Poi a domanda: “perché non ridate voi la concessione al governo senza chiedere la penale, e poi decidono loro?”, la risposta è: “è una domanda complicata per me. Dico semplicemente, da cittadino, che disperdere un potenziale di conoscenze, di competenze, di capacità di investimenti, di finanziamenti come questa azienda sarebbe un peccato per questo paese”.

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Ponte Morandi, il procuratore Cozzi a Sette Storie (Rai1): “Sistema autostradale richiedeva un’attenzione molto diversa”

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