Prima l’intervento iniziale della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che “amareggiata per quanto successo ieri”, e cioè l’annullamento del voto sul decreto Elezioni per l’assenza del numero legale, ricorda che a presiedere “era la senatrice Taverna“. Poi la stessa esponente del Movimento 5 stelle che prende la parola a palazzo Madama per ricordare che “non si fanno nomi” e che farli “svilisce le istituzioni“, sottolineando che comunque “la sostituzione è stata chiesta da La Russa”. Quindi l’intervento del vicepresidente forzista, Ignazio La Russa, che si tira fuori dalla discussione ricordando che “la sostituzione era stata chiesta due giorni fa” e che chiede le scuse della Taverna. E infine la rivendicazione di Maurizio Gasparri che, sottolineando quanto detto ieri in televisione, ribadisce che “è un imbroglio istituzionale proclamare un risultato se poi questo risultato non c’è, perché è una cosa molto imbrogliata e la colpa è di chi ha annunciato il risultato e presiedeva la seduta. Quindi chiedo le dimissioni del vicepresidente Taverna che ha dato un risultato che non era reale”. In Aula la votazione sul decreto Elezioni si è aperta con la discussione su quanto accaduto ieri. A chiuderla, definitivamente, la presidente Casellati che, dopo un lungo botta e risposta, chiosa: “Non possiamo dire questo, la senatrice Taverna ha proclamato un risultato. Non possiamo attribuire alla senatrice Taverna nessun tipo di responsabilità, c’è stato un errore che chiaramente non può essere imputabile a lei”.

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Sala: “Basta smart working, è il momento di tornare a lavorare. Il primo articolo della Costituzione è ancora valido?”

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