C’è un film dal titolo “28 giorni dopo” nel quale un ragazzo si risveglia improvvisamente dopo settimane di coma. E non sa quello che è successo: la popolazione mondiale è stata sterminata da un virus. Toni meno apocalittici per quanto accaduto in Gran Bretagna a Brian Harvey anche se la sua storia non può non far pensare alla pellicola di Danny Boyle. L’uomo, 69 anni, è stato portato in ospedale a Bristol il 21 marzo con quello che si pensava fosse un aneurisma. In realtà subito dalle prime diagnosi è stato chiaro che l’uomo aveva contratto il covid-19. Le sue condizioni sono peggiorate così rapidamente che i sanitari gli hanno indotto il coma. Ma dopo settimane di terapia intensiva il 69enne si è svegliato dal coma, senza sapere nulla di quanto accaduto: “Non sapeva del coronavirus quando si è svegliato. Abbiamo dovuto spiegargli che c’era un virus e che tutto era chiuso”, ha raccontato la figlia, Faye Stapleton, a Metro. Insomma, Harvey non ricordava niente. Ora si trova ancora in ospedale e sta seguendo un percorso di riabilitazione.
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In coma per il coronavirus si sveglia dopo settimane. Ma non ricorda niente dell’epidemia, come in un famoso film
Abbiamo dovuto spiegargli che c'era un virus e che tutto era chiuso", ha raccontato la figlia, Faye Stapleton, a Metro. Insomma, Brian Harvey non ricordava niente