Il mio impegno per la sanità sociale, come mi piace definirla, comincia dal 2003, da quando cioè ho pubblicato un lavoro scientifico del controllo sanitario basato sul controllo del paziente e non delle cartelle cliniche.

Da allora ho pensato a tante cose da poter fare per migliorare il rapporto medico-paziente e per salvare il nostro sistema sanitario nazionale difendendolo dall’invasione del privato; che se da un lato è utile, per la concorrenza positiva, dall’altro, senza controllo appropriato, ha invaso il sistema del pubblico annientandolo solo nelle pratiche mediche e chirurgiche più redditizie lasciando campo libero e risorse limitate nei casi emergenziali, come successo soprattutto in Regione Lombardia in questi mesi.

Ho raccolto tutta la mia esperienza e l’ho raccontata alla giornalista Raffaella Giuri che ha scritto il libro Vicolo degli Onesti con la prefazione di Gherardo Colombo. Tanti fatti romanzati in modo eccellente e semplici da comprendere e leggere. Ora che le librerie sono nuovamente aperte occorrerebbe sfogliarlo per capire e non dimenticare.

Un libro tanto attuale, anche se spiega di cose conquistate negli anni e scritto ben prima della “nostra” perdita del tempo. Un libro che ha dato anche lo spunto per srotolare puntata su puntata il rapporto molto stretto con i fatti del coronavirus sul podcast di Spotify. Ascoltatele, si impara molto.

Alla fine i nodi vengono al pettine e anche i sordi che non hanno mai ascoltato possono riuscire a sentire. La Regione Lombardia, con l’esperienza di gestione errata che ha provocato decine di migliaia di morti, ora ha organizzato una specie di controllo dei pazienti, una recall, come io avevo immaginato nel lontano 2003.

Questa recall telefonica, che abbiamo visto poco utile nella fase 1 che ha causato molti morti, non è nulla rispetto alla mia esperienza di richiamo fisico del paziente. Quanti ne avremmo salvati se la medicina del territorio avesse visitato i pazienti sintomatici? L’esperienza del Veneto, con una ottima medicina di base, dovrebbe servire alla mia regione. Volete richiamare quelli che sono guariti? Fatelo, finalmente, ma visitateli. Ascoltatemi.

Riecheggia ancora dentro me la voce di Milena Gabanelli nella puntata di Report del 2 maggio 2010, ripresa nella 13esima puntata del podcast: “Lui ci ha provato ma alla fine nessuno gli ha risposto. Ricordiamo che a ogni prestazione corrisponde una tariffa da rimborsare e sarebbe utile ricontrollare i pazienti, così scopri se qualcuno ha truffato o non eseguito bene gli interventi, a meno che si voglia liquidare questo oculista come un mago ma allora andrebbe sostenuto e non ignorato”.

Nel libro che scrissi – ci sarà in futuro una sanità migliore in un mondo migliore – spiegai proprio tutto il percorso di quel lavoro utile ai cittadini. L’impegno regionale di oggi può essere una luce in fondo ad un tunnel di anni. Vi prego controllate voi cittadini. Non dimenticate, solo per la necessità che abbiamo tutti di tornare a vivere, di non morire prima di morire.

IL DISOBBEDIENTE

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