Ciro Discepolo, tra i più accreditati astrologi al mondo (oltre centotrenta libri pubblicati in otto lingue e tantissimi saggi portano la sua firma) lo aveva già scritto nel suo blog. Lo ha chiamato il nuovo Medioevo. “Il biennio 2020-2021 segnerà la discesa peggiore di questo secolo e, al tempo stesso, l’inizio di una nuova, intensa, meravigliosa primavera, come ci fu dopo la Prima Guerra Mondiale, dopo la Seconda Guerra Mondiale e durante i favolosi Anni Sessanta….”
Mentre l’Italia si blindava in casa Discepolo era nella lontanissima Novosibirsk, Siberia centrale, per una rivoluzione lunare e ha dovuto tribolare parecchio per rientrare a Milano.

Signor Discepolo quali sono stati i pianeti che si sono messi di traverso? In quale rete di configurazioni astrali si sono infilati? E quali sono i collegamenti con gli avvenimenti sociali e collettivi che stiamo vivendo?
I cinque pianeti esterni del nostro sistema solare: Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Detti pianeti, tra il 2014 e il 2020/2021, appaiono “ammassati” in cielo, poco distanti tra loro, e ciò, come si può dimostrare studiando i secoli e i millenni precedenti, comporta sempre una contemporanea grossa crisi a livello mondiale: una guerra, una carestia, una pandemia, fatti diversi e dolorosi, ma che hanno un unico comune denominatore: milioni di morti in più in quegli anni. Per citare i due “picchi negativi” più eclatanti di detta curva nel XX secolo, basti rammentare il segmento 1915-1918 e quello 1939-1945 che non hanno bisogno di alcuna spiegazione, ma – semmai – di una precisazione aggiuntiva: nella importante discesa 1915-1918 non ci fu solo la Prima Guerra Mondiale, ma anche la pandemia della “Spagnola” che da sola mieté qualcosa come 50 milioni di morti su tutta la Terra (gli storici sono ancora discordi sul numero esatto di vittime di questa immane tragedia collettiva).

A causa dell’emergenza coronavirus, Discepolo è stato costretto ad annullare il convegno annuale di Astrologia Attiva al Grand Hotel Due Golfi di Sant’Agata, sulla costiera sorrentina, punto di riferimento per studiosi provenienti da mezzo mondo. L’appuntamento di quest’anno, previsto per fine giugno, era molto atteso visto che festeggiava anche il suo giubileo professionale, cinquant’anni di attività ( 1970-2020).

La tempesta astrologica del 2020 ricorda quella della Grande Depressione, la crisi economica di Wall Street del 1929, quando milioni di americani persero il lavoro e, molti di loro, anche la vita. Quando il presidente Roosevelt adottò la dottrina economica di Keynes, quella di dare un dollaro a ogni lavoratore… Ce la spieghi meglio…
Beh, per essere più precisi, secondo alcuni studiosi, non fu John Maynard Keynes a suggerire la propria dottrina economica al presidente Roosevelt (che fu in carica ben quattro volte di seguito contro le due previste dalla Costituzione) ma il contrario. Quando ci fu il crollo verticale di Wall Street e milioni di uomini e donne persero lavoro, salario e casa, morendo a milioni nei rigidi inverni del Mid-West, giusto per fare un esempio, Roosevelt decise che la cosa giusta da fare fosse immettere una quantità enorme di liquidità sul mercato, facendo intervenire lo Stato al posto dei privati. Come ne uscirono? Con provvedimenti che furono presi da Roosevelt che, semplificando, potremmo descrivere in questo modo: lo Stato entrò direttamente nell’economia del Paese mettendo in circolazione una quantità eccezionale di denaro. Come? Sempre semplificando, dando un dollaro al giorno a milioni di persone. In questo modo milioni di persone, dopo una giornata di lavoro, poterono comprare un chilo di pane da portare a casa, insieme a pochi altri generi di primissima necessità. A sua volta il panettiere, con i soldi incassati, poté comprare un paio di scarpe alla sua bambina e così via in un nuovo ciclo in cui lentamente ricominciò a circolare denaro e vita. Oggi si sta tentando la stessa strada e anche la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea e altre grandi istituzioni economiche mondiali si stanno muovendo in questa stessa direzione immettendo una straordinaria liquidità economica sul mercato.

Anche il suo maestro André Barbault, il padre dell’astrologia moderna, fondatore dell’astropsicologia, recentemente scomparso all’età di 98 anni, ci aveva visto giusto, nel suo Indice Ciclico Planetario già trenta anni fa aveva individuato un picco tra il 2020 e il 2021 che potrebbe essere il Covid 19, il virus che ci rende nello stesso tempo vittime e carnefici (inconsapevoli), che ci fa diffidare di tutti. Le stelle invece non tradiscono mai…
Sì, il mio grande maestro, aveva perfezionato l’Indice Ciclico Planetario di Henri J. Gouchon e aveva studiato tutti i picchi, negativi e positivi, degli ultimi mille anni, con grafici che io stesso elaborai per lui negli Anni Ottanta, all’alba dell’era informatica.
C’è da osservare, però, che André Barbault si era sempre detto del parere che tale brutta discesa sarebbe stata il display della Terza Guerra Mondiale. Ma questo non sminuisce la grandezza e la potenza dei suoi studi. Io, quarant’anni fa, come oggi, ho sempre pensato che tale bruttissima flessione fosse da leggere in rapporto all’enorme crescita di morti per cancro.

Il suo blog è diventato in questi tempi bui un luogo di confronto dove la gente si aggrappa a una qualsiasi parola di speranza perché come ci ha ricordato il Papa nessuno si salva da solo. Siamo sulla stessa barca, fragili e indifesi anche sotto il cielo stellato?
Sto scrivendo un diario minimo dell’attuale peste, vista dalla mia prospettiva, i giorni terribili che tutti noi abbiamo vissuto, forniranno tonnellate di materiale su cui lavorare a sociologi, economisti e anche giuristi, visto che in pratica abbiamo vissuto in uno stato di polizia, con misure restrittive indispensabili, ma che mi fanno venire in mente le porte della chiesa di Santa Chiara a Napoli che furono montate dopo che i ladri avevano trafugato il tesoro ecclesiastico.
In una delle tante email che ricevo ogni giorno, una signora scriveva che pur non avendo perso fiducia nel Signore vorrebbe valutare, in parallelo, anche una soluzione con l’Astrologia Attiva.

Non ho la presunzione di sostituirmi a Dio e neanche di affiancarlo, ma come ho scritto fin dall’alba dei miei studi, credo di più agli astri (che non mi hanno mai mentito) che agli uomini. La discesa dopo il suo apice è già cominciata e dopo il tunnel si vede una grande luce.
Quando ne usciremo?
E’ una domanda da un milione di dollari. Come abbiamo visto per la Cina e come stiamo vedendo per l’Italia, il picco più cattivo è già passato (non in tutto il mondo). Non esiste un giorno-relais che, scattando, cancellerà il Covid-19 sul pianeta Terra e i suoi terribili effetti. L’uscita dalla crisi sarà graduale, mese dopo mese, ma non occorreranno semestri per vedere la luce.

Pagina Facebook di Januaria Piromallo
Vignetta by Guido Ciompi

Articolo Precedente

T come Teso, M come Morino. Laura e Adriano formano la power couple della comunicazione al tempo del coronavirus

next
Articolo Successivo

Come il lockdown ha stravolto le nostre vite e ha cambiato la percezione delle nostre case

next