In Europa prosegue il calo di contagi e morti giornalieri da coronavirus. In Spagna, nei giorni in cui il Governo di Pedro Sanchez ha deciso di dare il via a un primo allentamento delle restrizioni, sono 164 le vittime nelle ultime 24 ore (25.264 in totale), il dato più basso dal 18 marzo, mentre 838 sono i nuovi contagiati, per un totale di 217.466 casi. Anche la Germania ha deciso di concedere ulteriori libertà ai propri cittadini, con le chiese che hanno riaperto le porte ai fedeli adottando le precauzioni imposte dall’esecutivo. Cala a 315 morti il totale di decessi per coronavirus registrati nelle ultime 24 ore nel Regno Unito tra ospedali, case di riposo e altri ricoveri, ma il totale assoluto sale a 28.446: terzo in cifra assoluta al mondo e secondo in Europa dietro gli Usa e un passo dall’Italia. I contagi superano intanto quota 180.000, seppure con una tendenza confermata al calo dei ricoveri e del numero delle persone infettate sia in ospedale, sia negli ospizi per anziani.

Calano i morti quotidiani anche negli Stati Uniti, con 1.435 vittime in 24 ore (66.368 in totale) su 1,13 milioni di casi registrati. Una leggera flessione rispetto alle cifre impressionanti registrate negli States nell’ultimo mese: ad aprile, secondo un calcolo della Cnn, nel Paese è morta una persona ogni 44 secondi. E intanto il segretario di Stato, Mike Pompeo, rilancia la tesi dell’amministrazione, smentita dalle riviste scientifiche e anche dall’intelligence Usa, secondo cui “ci sono numerose prove sul fatto che il coronavirus arrivi dal laboratorio di virologia di Wuhan“. La Cina, ha poi aggiunto, “ha fatto tutto quello che ha potuto per assicurarsi che il mondo non sapesse in modo tempestivo” del coronavirus: “Questo è un classico sforzo di disinformazione comunista“.

Nuovo record di contagi, per il secondo giorno consecutivo, in India, dove 2.600 persone sono risultate positive al Sars-Cov-2 nelle ultime 24 ore, portando il totale di 39.980, con oltre 1.300 vittime. In Russia per la prima volta sono stati superati i 10mila casi.

Anche Israele, che mantiene un numero di contagi stabili (41 nelle ultime 24 ore, per un totale di 16.193), ha deciso di allentare le restrizioni imposte dall’ex Governo di Benjamin Netanyahu. Dopo quasi due mesi di chiusura, il sistema scolastico si è rimesso in moto con la graduale riapertura delle prime tre classi elementari. In ogni stanza non potranno esserci più di 17 allievi, ciascuno seduto dietro a un proprio banco. Le altre classi elementari e le medie riprenderanno le lezioni entro la fine di maggio. Per gli asili nido statali è previsto invece che i cancelli si riaprano già il 10 maggio. I bambini saranno suddivisi però in gruppi di 15-17 (ossia la metà del numero normale) ed accolti a turni alterni, tre giorni alla settimana. Secondo il ministero dell’Istruzione, misure particolari sono state elaborate per quegli insegnanti che siano in fasce di età o in condizioni di salute giudicate a rischio.

In Francia, invece, si continua a puntare alla data dell’11 maggio per il ritorno a scuola: “L’obiettivo è la riapertura dall’11 maggio. Un obiettivo chiaro, netto, preciso”, ha detto in un’intervista a Rtl e Lci, il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner. Olivier Véran, ministro della Salute, in un’intervista a Le Parisien ha invece dichiarato: “Se il lockdown sarà ben rispettato fino alla fine, avremo messo il coperchio sulla pentola dell’epidemia e potremo riaprire gradualmente nelle condizioni migliori. Nel caso contrario, e se il numero dei nuovi malati fosse troppo elevato, la data della riapertura potrebbe essere rimessa in discussione e sarà modulata secondo i dipartimenti”. Sono stati 135 i morti nelle ultime 24 ore, fra ospedali, case di riposo e istituti per disabili. Il totale – secondo i conti della Direzione generale della Sanità – sale a 24.895 decessi dall’inizio dell’epidemia. Calano di poco i ricoveri, oggi a 25.815 (-12), e i pazienti in rianimazione (-8, a 3.819).

Pakistan – Il bilancio delle vittime del coronavirus in Pakistan ha raggiunto quota 440, mentre il numero di infezioni totali nel paese è salito a 19.103. Sono i dati aggiornati del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore sono morte altre 23 persone e 989 nuove infezioni sono state registrate nel paese.

Filippine – Le Filippine hanno temporaneamente sospeso tutti i voli passeggeri e commerciali da e verso il paese a partire dalle 8, per prevenire la diffusione del virus. I voli cargo, le forniture mediche, i servizi di pubblica utilità e i voli di manutenzione rimarranno attivi.
Il Paese ha avuto finora 8.928 casi confermati di coronavirus e 604 morti.

Iran – Sale a 6.203 il numero dei morti per Covid-19 in Iran, 47 in un giorno. I contagiati aumentano invece di 976 unità, portando il totale a 97.424.

Bangladesh – Con 665 nuovi casi, il Bangladesh ha registrato il più forte aumento di nuove infezioni in un singolo giorno da quando la pandemia ha colpito il paese l’8 marzo. Al momento i casi totali sono 9.455 e i decessi registrati 177.

Romania – Gli ultimi dati diffusi a Bucarest danno conto di 431 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, con il totale salito a 13.163. I decessi sono stati finora in tutto 790, con dieci vittime registratesi da ieri. In serata sono giunti anche i dati aggiornati della Macedonia del Nord, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati solo cinque nuovi contagi e due decessi, con i totali saliti a 1.511 e 84. I guariti sono stati 945. In tutti gli altri Paesi della regione i contagi sono in calo.

Singapore – Record di contagi da coronavirus a Singapore dove sono stati registrati 657 nuovi casi, in maggioranza tra i lavoratori stranieri che vivono nei dormitori. Il totale dei malati sale così a 18.205 a quanto riporta il Guardian. I morti, con il decesso oggi di una donna di 86 anni, sono 18. La città-stato ha un numero di contagi tra i più alti dell’Asia.

Algeria – L’Algeria registra nelle ultime 24 ore altri 179 nuovi casi di coronavirus che portano a 4474 il bilancio dei contagiati totali nel Paese. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri attraverso le parole del portavoce della Commissione speciale per il monitoraggio della diffusione della malattia, Djamel Fourar, precisando che i decessi sono saliti a 463. In aumento anche i guariti, che passano da 1872 a 1936.

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