In queste giornate di #coronavirus sono apparsi i #patatinipicipoci, la nuova frontiera dell’efficientismo di facciata e dell’iperattivismo non richiesto, però quasi.

Figlio del benessere global tipico del ciabattonismo no-global, ma anche consumatori e consumamucche di sorsi di “Amaro Montemagno”, il #patatinopicipoci continua come sempre a correre, a fare attività fisica in casa (il più figo ha comprato una cyclette), a mangiare sano, a bere nella borraccia di alluminio, a fare acquisti bio e si sveglia presto, molto presto.

Ovviamente svolge una professione inutile gestibile anche attraverso lo #smartworking e si diletta in innumerevoli #call e se interpellato ti dirà “non ho mai lavorato tanto come in questo periodo”.

Se genitore, il suo rapporto coi figli è fantastico e ogni giorno insieme a tutta la famiglia cucina delle prelibatezze che vengono fotografate (foto bellissime, ultra curate) e postate su #instagram, guarda cartoni animati, serie tv (in lingua originale) e aiuta i bambini a fare i compiti e a gestire le piattaforme di e-learning, magari collaborando con gli insegnanti meno avvezzi a maneggiare questi strumenti del futuro.

Il #patatinopicipoci approfitta di questo periodo irripetibile per leggere due libri al giorno, partecipare a #webinar, tenere un diario (o un blog), informarsi sulla grave situazione in Siria e firmare appelli online con hashtag #iorestoacasa, #andràtuttobene e #coronavirusbrutto.

Il #patatinopicipoci ha riscoperto i valori dell’amicizia ed è in contatto con tutti i suoi amici, tutti i suoi parenti, tutti i suoi genitori e confida di poter tornare a vivere come prima in tempi brevi, sognando un’estate al mare con spiagge poco affollate, tutti a un metro di distanza, sdraiati sui lettini ad aggiornare i social in attesa di un nuovo rinascimento digitale guidato dai #makers e dall’invenzione del teletrasporto all’amuchina.

Il #patatinopicipoci raramente è colpito (lui o i suoi cari) dal dramma della #pandemia e vive questa situazione come un giocoso #videogame di iperconnessione consumistica. Raramente va a fare la #spesa, ma ha una mascherina fighissima.

In sintesi: Il #patatinopicipoci è un cretino.

Ps. Se nelle tue amicizie social sai di averne qualcuno, clicca sul prezioso pulsante “smetti di seguire”. Sarà bellissimo.

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