“Questo è un momento senza precedenti. È importante affrontarlo con un senso di calma e responsabilità, perché abbiamo molte persone che contano su di noi”. Così Google ha deciso di spiegare agli utenti come si sta impegnando per fornire una corretta informazione nell’ambito dell’emergenza Coronavirus. Il colosso ha infatti pubblicato sul blog ufficiale un lungo post, tratto da una mail inviata dall’amministratore delegato Sundar Pichai ai dipendenti.

Sostanzialmente, basterà digitare “Coronavirus” sul motore di ricerca per visualizzare una pagina con una nuova organizzazione visiva, divisa in tre blocchi distinti, che anticipano il classico elenco di risultati fornito dal motore di ricerca.

Il primo blocco che si incontra, evidenziato da una barra rossa, è la sezione Avviso SOS. Qui sono raccolte in tempo reali tutte le notizie più recenti sull’andamento dell’epidemia, provenienti da fonti affidabili, come i principali quotidiani nazionali. Subito sotto troviamo il blocco Soccorso e informazioni. Qui sono raccolti i link alle principali fonti ufficiali come il Ministero della Salute o l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli unici affidabili da cui ricavare informazioni e notizie sull’andamento dell’epidemia e sulle indicazioni a cui attenersi per non diffondere il contagio. Infine, incontriamo il terzo e ultimo blocco, Area interessata, che rimanda alla mappa ufficiale dell’ONU con la mappa aggiornata in tempo reale di casi accertati e decessi in tutto il mondo.

“Abbiamo istituito un team di risposta agli incidenti 24/7 per rimanere sincronizzati con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre i responsabili Google si incontrano quotidianamente per prendere decisioni critiche riguardanti i nostri uffici a livello globale. Nel fare ciò, valutiamo una serie di fattori strettamente scientifici”, si legge nel post. “Ed è anche importante pensare a come possiamo aiutare le nostre comunità locali mentre effettuiamo questi cambiamenti”.

Ma Google non lavora solo sul proprio motore di ricerca. Su YouTube ad esempio, nel flusso dei video della home, troverete il link alla home page dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre degli appositi team si occupano anche di rimuovere tempestivamente i video che diffondono false informazioni come quelle riguardanti possibili cure per il Coronavirus. Google inoltre ha donato 25 milioni di dollari in crediti pubblicitari all’OMS e alle agenzie governative, ma soprattutto sta utilizzando DeepMind, la sua potente rete neurale, per identificare strutture proteiche su cui gli scienziati possano poi effettuare ulteriori ricerche che, si spera, porteranno poi a possibili cure e vaccini.

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