Comprare un immobile non abitabile e investire nella ristrutturazione: a prima vista potrebbe sembrare un’operazione dispendiosa, adatta solo a chi ha a disposizione un budget notevole e desidera realizzare un’abitazione totalmente personalizzata. Come riporta un articolo di Immobiliare.it, invece, i tassi di interesse sui mutui molto bassi e soprattutto alcune agevolazioni fiscali possono rendere questa possibilità davvero conveniente.

Partiamo dal bonus sui lavori di manutenzione straordinaria, già attivo lo scorso anno e confermato anche per il 2020: si tratta di un’opzione che permette di ottenere una detrazione Irpef del 50% se si spendono non più di 96 mila euro. Se poi si sceglie di procedere anche con interventi di riqualificazione energetica si può detrarre addirittura il 65% del costo totale, con un piano di rientro spalmabile in 10 anni.

Date tutte queste premesse, l’investimento in una casa da ristrutturare può garantire dunque un buon risparmio rispetto all’acquisto di un immobile già pronto per essere abitato. Più nello specifico, l’agevolazione Irpef risulta un fattore decisivo specialmente quando la differenza di prezzo tra le due soluzioni è di almeno 30 mila euro.

Ma proviamo a fare qualche esempio: a Milano si possono spendere fino a 80 mila euro in meno se si sceglie un appartamento da 80 mq da ristrutturare invece di uno nuovo; a Roma, dove i prezzi sono inferiori, la differenza non supera i 21 mila euro se si punta un edificio del centro storico, mentre può arrivare a 44 mila euro in quartieri leggermente meno centrali, ma non periferici.

Un altro elemento da tener presente è il bonus facciate, inserito nella Legge di Bilancio 2020, che consente di ottenere una detrazione Irpef fino al 90% per i lavori di tinteggiatura e rifacimento delle pareti esterne degli edifici.

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Condominio: come risparmiare sulle spese comuni

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