Non ci sarà alcun flash mob delle Sardine al Papeete di Milano Marittima. Lo ha deciso la Questura sostenendo che l’iniziativa di Mattia Santori e compagni violerebbe il silenzio elettorale: “La Questura ha comunicato al Comune di Cervia di non autorizzarci alla realizzazione dell’evento al Papeete, perché viola il silenzio elettorale”, ha spiegato il portavoce del gruppo in un video sul profilo Facebook ufficiale.
Santori ha poi continuato spiegando che “non siamo autorizzati a fare il bagno davanti al Papeete perché rientra nei termini di un comizio di propaganda elettorale diretta o indiretta. Dopo che ci è stata tolta la piazza di Bibbiano, perché non eravamo considerati un partito, oggi scopriamo che invece non è così. Ogni tanto siamo considerati un partito, non cambia nulla, ma ci dispiace”, ha poi concluso.
Quello nello stabilimento balneare romagnolo noto, tra le altre cose, anche per essere meta turistica di Matteo Salvini, doveva essere l’evento di chiusura del tour delle Sardine prima del voto alle Regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Una sorta di ‘colonizzazione’ del luogo diventato simbolo dell’estate del leader leghista quando era ancora ministro dell’Interno. “I politici in Parlamento e le Sardine al mare”, avevano annunciato sempre su Facebook: “Era giusto fare la prima mossa per vedere se i politici sarebbero tornati nel proprio habitat a fare il loro lavoro – scrivono le Sardine parlando delle loro origini – quel fantastico mondo chiamato Parlamento in cui si diceva fossero addirittura pagati. Un habitat a pagamento”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez