Arturo Scotto, dirigente nazionale di Articolo Uno- Mdp, è stato aggredito nella notte a Piazza San Marco a Venezia da un gruppo di ragazzi a volto coperto che inneggiavano al duce e facevano cori antisemiti. “Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate – ha scritto questa mattina su Facebook – Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Il fascismo è nato esattamente così“. Messaggi di solidarietà dagli esponenti di Liberi e Uguali: “I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati”, ha scritto il capogruppo di Leu a Montecitorio, Federico Fornaro, in una nota.

Ieri l’ex deputato si trovava in Piazza San Marco per festeggiare l’arrivo del nuovo anno insieme alla moglie e al figlio di 14 anni. Un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 25 anni ha intonato cori antisemiti, come “Anna Frank sei finita nel forno”, attirando l’attenzione della moglie Elsa, che ha chiesto loro di smetterla. Poi è intervenuto anche Scotto, che è stato preso a pugni da diverse persone. La prima a rendere nota la vicenda è stata la moglie Elsa Bertholet, che nella notte aveva raccontato la vicenda con un lungo post su Facebook, augurando “Buon Capodanno antifascista a tutti”. In mattinata anche l’ex deputato ha commentato l’aggressione: “Sono stato picchiato da una squadraccia in piazza San Marco, a Venezia, gridavano duce-duce. Erano in otto, e avevano il volto coperto”. racconta Scotto all’AdnKronos.”Io mi sono avvicinato, chiedendo di smetterla, per tutta risposta mi hanno aggredito, colpendomi con quattro pugni”. Scotto ha poi detto di aver sporto denuncia per l’aggressione.

Anche un altro ragazzo di vent’anni, intervenuto in loro soccorso, è stato malmenato: “Non so come si chiama, ma lo ringrazio per il coraggio e il disinteresse”. Poi il gruppo di ragazzi è fuggito. “Bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente – ha scritto in mattinata Scotto sul proprio profilo – Il fascismo è nato così, esattamente all’alba degli anni venti del secolo scorso. Voglio ringraziare i tanti e le tante che mi hanno chiamato per la solidarietà e per condannare questi fatti. Siamo di più di quelli che vogliono portare l’Italia indietro”.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha espresso la piena solidarietà, a nome di tutta la città, “per il disgustoso fattaccio accaduto a lui e alla sua famiglia questa notte in Piazza S. Marco. Il comandante della Polizia Locale sta visionando i filmati per individuare i mascalzoni“. Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma, ringrazia Scotto “per non aver taciuto di fronte a un coro infame. Non bisogna cedere ad ogni forma di antisemitismo e razzismo”.

Subito è arrivata anche la reazione della politica: “Ho parlato con Arturo Scotto che mi ha raccontato dell’aggressione subita a Venezia” ha scritto il senatore Pietro Grasso, di Liberi e Uguali, su Facebook. “A lui, alla famiglia e al coraggioso ragazzo che ha provato a fermare i giovani fascisti va la mia solidarietà e un grande abbraccio”. Anche il capogruppo di LeU a Montecitorio, Federico Fornaro, ha denunciato l’accaduto in una nota: “Quanto successo ad Arturo Scotto e la sua famiglia, vittime di una vile aggressione di stampo fascista, è inaccettabile. I rigurgiti fascisti e antisemiti non possono essere tollerati. Lo sdoganamento verbale dell’odio e della violenza porta a fatti come questi. I responsabili vengano al più presto trovati”. Il segretario nazionale di Articolo Uno, Roberto Speranza, ha scritto su Twitter: “Un abbraccio fraterno ad @Arturo_Scotto aggredito stanotte da un gruppo di balordi che inneggiavano al duce. So che nessuna violenza fermerà il tuo impegno per la libertà e la democrazia e contro ogni forma di fascismo”.

Solidarietà anche dal vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: “Combattere i fascisti vigliacchi è nostro dovere quotidiano. Ricordiamocelo sin dal primo giorno dell’anno”, ha scritto su Twitter.”Solidarietà ad Arturo Scotto e alla sua famiglia per la vile aggressione fascista subita a Venezia: uno sfregio anche alla storia e alla cultura di questa città – ha commentato il sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella – Si conferma la necessità di continuare a riempire ogni spazio di convivenza con forza di testimonianza democratica”.

Messaggi arrivano anche dalla Lega, con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che parla di “fatto estremamente grave, anche perché sullo sfondo c’è l’antisemitismo e il revisionismo contro cui combattiamo da anni in ogni modo e lanciamo costanti allarmi per la sua diffusione fra i giovani anche attraverso il web, e a pochi giorni dal 27 gennaio, quando saremo al Ghetto di Venezia per celebrare il ricordo della tragedia della Shoah”. Il governatore continua: “Esprimo solidarietà senza se e senza ma a Scotto a alla sua famiglia, anche perché non è possibile che in una società civile, desiderosa solo di confronto democratico e civile, si debba assistere a rigurgiti ideologico e a violenze fisiche di questo genere. Chi muove le mani – conclude il Governatore – ha sempre torto”.

Anche il vicepresidente del senato, Roberto Calderoli (Lega), manda il suo messaggio di “solidarietà e vicinanza al deputato di Leu, Arturo Scotto, per la grave aggressione subita ieri a Venezia. Un abbraccio a lui, alla sua famiglia e al giovane intervenuto per soccorrerlo”. Gli fa eco il presidente della camera, Roberto Fico (M5s): “La mia solidarietà ad Arturo Scotto e alla sua famiglia per la violenta aggressione squadrista subita. Un episodio gravissimo e intollerabile. Non c’è posto nella nostra società e nella nostra democrazia per qualunque apologia del fascismo e per qualunque espressione di violenza e antisemitismo. È sull’antifascismo che nasce la nostra Repubblica, ribadiamolo ad alta voce tutti quanti”.

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