L’aver aiutato a morire Fabiano Antoniani è stato dettato da “una motivazione di libertà, di diritto all’autodeterminazione individuale, laddove non è la ‘tecnica’ del tenere in vita o del far morire che è rilevante, ma la libertà di autodeterminazione, quella sì che è rilevante”. Lo ha detto in aula Marco Cappato, imputato a Milano per il caso di dj Fabo, al termine delle arringhe difensive.

Articolo Precedente

Dj Fabo, la requisitoria della pm Siciliano: “Fabiano ha scelto di morire autonomamente, l’imputato Cappato venga assolto”

next
Articolo Successivo

Fine vita, giudici: “Cappato assolto, il fatto non sussiste”. Abbraccio tra la compagna di dj Fabo e l’avvocata Filomena Gallo

next