Nell’ultimo faccia a faccia della stagione di ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico in onda su Nove, Luca Sommi chiede a Marco Travaglio un commento sul cosiddetto ‘bavaglio sulle intercettazioni’ che scatterà dal primo gennaio 2020. Guardando la foto di Silvio Berlusconi e dell’ex ministro della Giustizia dei governi Renzi e Gentiloni Andrea Orlando il direttore de Il Fatto Quotidiano ha spiegato: “Si tratta di una matrioska: la bambolona più grande è Berlusconi, poi apri c’è Renzi, poi apri e c’è Orlando che ha partorito la stessa identica cosa che voleva fare Berlusconi, ossia impedire ai cittadini la conoscenza di atti giudiziari e in particolare di intercettazioni. Il problema è che poi lo hanno imitato anche gli altri. Adesso stiamo arrivando al primo gennaio con la scadenza di quel decreto Orlando che Bonafede (l’attuale ministro della Giustizia del Movimento 5 Stelle, ndr) aveva rinviato per tre volte ogni sei mesi e che però, ora, dovrebbe rinviare una quarta in attesa di smantellarlo. Perché non l’ha smantellato Bonafede? Perché Salvini, nel precedente governo non ne voleva sapere di smantellare un bavaglio che volevano già fare quelli del centrodestra e che gli hanno fatto quelli del centrosinistra”. Ora è cambiato qualcosa? No, nonostante al governo ci sia il Pd “che però non vuole smantellarlo perché è opera sua“.

“Accordi&Disaccordi” è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia ed è disponibile anche su Dplay (sul sito www.it.dplay.com – o scarica l’app su App Store o Google Play). Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, Sky Canale 145 e Tivùsat Canale 9. Segui @aedtalkshow su Facebook, Twitter e Instagram.

Articolo Precedente

Accordi&Disaccordi (Nove), Giuseppe Conte: “Da Matteo Salvini arroganza politica. Ha creato strappi istituzionali”

next
Articolo Successivo

Accordi&Disaccordi (Nove), Giuseppe Conte: “Non ho la velleità di fare un mio partito, ci sono mille modi per fare politica”

next