Il mondo FQ

Sud Italia, il 38% dei giovani vede il suo futuro all’estero. “Oggi Germania e Francia sono le mete preferite”

Il rapporto della La Fondazione Bruno Visentini 'Divario generazionale' sottolinea che soltanto il 18% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni si vede nei prossimi anni nella regione in cui vive. Intanto, il flusso di emigrati dal Mezzogiorno è in costante aumento
Sud Italia, il 38% dei giovani vede il suo futuro all’estero. “Oggi Germania e Francia sono le mete preferite”
Icona dei commenti Commenti

Solo il 19% dei giovani del Sud vede il suo futuro nella regione in cui vive. E il 38% lo immagina all’estero. È il quadro che emerge dal terzo rapporto sul Divario generazionale presentato oggi a Roma dalla Fondazione Bruno Visentini. L’indagine è stata condotta tra studenti tra i 14 e i 19 anni e delinea una prospettiva di svuotamento del Sud, che negli ultimi 15 anni ha perso oltre due milioni di persone, emigrate nel nord Italia o all’estero. Solo il 13% del campione degli intervistati ha dichiarato di immaginare il futuro nella città in cui vive, mentre fra il restante 87,3%, solo il 6% crede rimarrà nella stessa regione, anche se in un’altra città rispetto a quella in cui è nato. Il 43,4% infine crede che troverà lavoro in un’altra regione italiana, mentre il 38% punta direttamente all’estero. Il 9% fuori Europa.

L’esodo dei giovani del Sud – Negli ultimi quindici anni il numero di giovani che dal Mezzogiorno hanno trasferito all’estero la propria residenza – in un altro Stato membro o in un Paese extra-europeo – è aumentato di oltre 40mila unità (da 19.720 nel 2004 a 61.553 nel 2018). Il flusso di emigrati meridionali è incrementato notevolmente verso la Svezia dal 2010 e verso l’Irlanda dal 2015, seguito dalla Danimarca. Regno Unito, Francia e Germania sono i Paesi europei con il numero più alto di expat del sud, in crescita dal 2011 al 2016. Relativamente al solo Regno Unito si è registrata una contrazione dal 2016 al 2017, probabilmente a causa dell’incertezza della Brexit, sia in numeri assoluti sia nel tasso di crescita dei trasferimenti.

“In termini assoluti, il trend più alto – spiega la ricerca – viene registrato dall’Europa occidentale che comprende Austria, Belgio, Francia, Germania Lussemburgo, e Paesi Bassi. La Germania e la Francia restano le mete principali: accolgono infatti più giovani italiani rispetto agli altri Paesi dello stesso gruppo. Nel 2017 la Germania ne ha registrati 10.647 mentre la Francia 5.212. C’è da dire però che l’andamento è cresciuto più intensamente negli altri Paesi: i tassi più alti sono registrati per i Paesi Bassi, Lussemburgo e Austria”.

Guardando invece all’Europa meridionale – cioè Cipro, Croazia, Grecia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna – si è registrato un aumento, in particolare tra il 2015 e il 2017. Malta e Portogallo, in particolare, sono stati i Paesi con la crescita maggiore in termini assoluti. I dati più recenti mettono in evidenza come negli ultimi 16 anni abbiano lasciato il Mezzogiorno 1 milione e 183 mila residenti, la metà dei quali giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, e quasi un quinto di loro sono laureati; il 16% circa di loro, si è trasferito all’estero. Quasi 800mila con un biglietto di sola andata, con una considerevole perdita netta di capitale umano formato nelle nostre regioni del Sud ma impiegato oltreconfine.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione