L’invecchiamento della popolazione influisce anche sul mercato immobiliare: come rilevato da un articolo di Immobiliare.it, infatti, sono in aumento le vendite di nuda proprietà per far fronte a diverse esigenze che emergono a causa dell’età che avanza.

Un fenomeno visibile soprattutto in Italia, dove 1,3 milioni di nuclei familiari sono composti da anziani, proprietari di una casa dal valore di almeno 200 mila euro. E proprio una parte di queste persone avverte l’esigenza di avere a disposizione una somma extra, magari per integrare la pensione o per aiutare economicamente i figli. La soluzione? Cedere la propria abitazione mantenendone l’usufrutto per tutta la vita e incassando subito il guadagno.

Una recente rilevazione dell’Ufficio Studio del Gruppo Tecnocasa ha confermato la situazione: il 62% di chi ha deciso di vendere la nuda proprietà nel primo semestre del 2019 lo ha fatto per ottenere maggiore liquidità o per avere da parte qualche risparmio con il quale sopperire alle esigenze legate al periodo della vecchiaia.

Allo stesso tempo, tra chi acquista emerge una maggioranza di investitori: il 68% delle transazioni è finalizzata a un investimento nel lungo periodo, mentre solo il restante 32% riguarda la necessità di un’abitazione principale.

La percentuale di persone che scelgono di acquistare una nuda proprietà a scopo investimento appare però in calo se confrontata con quella relativa allo scorso anno: nel 2018 si raggiungeva infatti il 79,5% del totale.

Ma chi sono gli acquirenti? Persone di tutte le età, con una prevalenza all’interno della fascia compresa tra i 45 e i 54 anni: questi ultimi rappresentano, infatti, il 24,6%. La tipologia più richiesta è il trilocale, che incontra il 47,4% delle preferenze. A seguire i bilocali, con il 22,8% e i quadrilocali per il 15,8%.

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