Era rimasto paralizzata dal collo in giù dopo la puntura di un trigone, una pesce simile alla razza, mentre era in vacanza in Costa Rica con la famiglia. Ma il ragazzino di 12 anni, riportato in Italia grazie grazie a un volo umanitario organizzato con un Falcon900 dell’Aeronautica Militare, sta meglio: “Muove le braccia e ci sono segnali da uno dei due arti inferiori”. L’aereo è atterrato nel cuore della notte scorsa all’aeroporto Marconi. A bordo anche i genitori, il fratello maggiore e una dottoressa rianimatrice dell’Ospedale Maggiore di Bologna, mentre ad attendere in pista c’erano la nonna, con gli zii ed altri famigliari, arrivati da Genova.

“È un ragazzino con tanta voglia di lottare” spiega Federico De Iure, responsabile della Chirurgia vertebrale dell’Ospedale Maggiore di Bologna, tra i primi ad accogliere l’adolescente. Il 12enne e il fratello stavano giocando in mare quando il trigone lo ha colpito al collo con la coda. “Un aculeo che per forma assomiglia a un ferro da calza – ha spiegato ancora De Iure – ha colpito il paziente all’altezza della sesta vertebra cervicale e l’ha trapassata. Le sue condizioni al momento sono buone, non ha la febbre e dà segni di un iniziale recupero motorio. Ora porta un collare e non sono previsti, al momento, un intervento chirurgico o una terapia farmacologica. Nei 12 mesi vedremo che tipo di recupero ha fatto. Ora è già iniziata la riabilitazione che proseguirà a Montecatone, un istituto specializzato ad Imola”. La famiglia del giovanissimo paziente ha ringraziato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la Farnesina per avere messo a disposizione il volo umanitario.

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