Sono stati revocati gli arresti domiciliari al fondatore e presidente di Bio-on Marco Astorri, accusato di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Astorri lunedì scorso ha presentato le dimissioni da tutte le cariche societarie. E oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, Alberto Ziroldi, ha accolto la richiesta presentata nel corso dell’interrogatorio di garanzia dai suoi legali. Il Gip ha sostituito i domiciliari con la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche.

Per Astorri le manette erano scattate la settimana scorsa, a valle delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato. Secondo l’accusa i bilanci 2015, 2016, 2017 e 2018 dell’azienda delle bioplastiche presentano “profili di mendace rappresentazione di fatti materiali identificabili nella rilevazione nel bilancio consolidato dei ricavi derivanti dalla cessione di licenze”.

“Da uomo libero, Marco Astorri si ritiene a completa disposizione dell’autorità giudiziaria – fanno sapere i suoi legali, il professor Filippo Sgubbi e l’avvocato Tommaso Guerini – al fine di chiarire nel merito, forte di un necessario supporto di natura tecnico-contabile, le singole incolpazioni che gli sono rivolte”. E aggiungono: “Astorri ribadisce di essere a piena disposizione di chi sarà chiamato a gestire la Bio-on, ove ciò fosse ritenuto utile, per fornire la più ampia collaborazione per salvaguardare il valore di una impresa ad altissimo contenuto tecnologico, nell’interesse dei dipendenti, dei creditori, degli azionisti e del Paese”.

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