A venerdì 4 ottobre sono stati inviati 519.586 sms per avvisare i percettori del reddito di cittadinanza che hanno presentato la domanda nel mese di marzo della necessità di integrare la domanda per non perdere il sussidio. Alle 8 di questa mattina, erano 264.637 le autocertificazioni integrative ricevute dall’Inps in risposta agli sms. Si tratta del 48,87% del totale che ha già dato riscontro nei primi due giorni lavorativi da quando è possibile integrare la domanda. Chi non lo ha ancora fatto, ha tempo fino al prossimo 21 ottobre, altrimenti l’assegno mensile verrà sospeso. Lo ha ricordato anche oggi il presidente dell’Istituto di previdenza, Pasquale Tridico: “Chi non integra la documentazione” che viene richiesta via sms “vedrà il sussidio sospeso e quando arriverà l’integrazione riprenderà a percepire il reddito senza gli arretrati“.

La richiesta riguarda le prime domande di reddito che sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge di conversione del decreto legge istitutivo. L’Inps lo ha comunicato agli interessati tramite un messaggio inviato ai recapiti indicati nel modello di domanda del reddito compilato a marzo. “Si tratta di un risultato importante per una istituzione pubblica che dimostra di avere una potenza telematica importante”, ha aggiunto Tridico, commentando il mezzo milione di sms inviati dall’Inps. L’Istituto ha comunicato anche i numeri totali delle domande di reddito di cittadinanza: al 30 settembre 2019 sono state 976.852. A inizio settembre erano circa 960mila.

COME FARE A INTEGRARE LA DOMANDA
La procedura di integrazione riguarda solamente chi ha fatto domanda per il reddito nel mese di marzo. Per integrare il modello presentato a marzo, per i beneficiari è possibile accedere al seguente link: https://serviziweb2.inps.it/RedditoCittadinanza/autocertificazione. L’Inps lo ha comunicato a tutti gli interessati, tramite i recapiti sms/e-mail indicati nel modello di domanda. Il richiedente deve inserire il protocollo della pratica RdC/PdC, il codice fiscale e il codice alfanumerico ricevuto via email o sms. A quel punto potrà procedere a sottoscrivere le dichiarazioni necessarie. Agli sportelli dell’Inps è possibile chiedere assistenza per eseguire la procedura, così come sono informati anche i Caf e i patronati.

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