È sempre più fondamentale il Pipita per la Juventus. E pensare che l’argentino era stato a lungo un esubero da mandar via ben volentieri in cambio di qualche decina di milioni da mettere a bilancio e magari anche in prestito per sgravarsi almeno del ricco ingaggio. Neppure Sarri, suo mentore e in grado di risvegliarlo da pigrizie, torpori e intemperanze, era convinto di tenerlo dopo la parentesi non proprio convincente al Chelsea. Stavolta il Pipita, che pure tende a somatizzare situazioni non idilliache finendo per innervosirsi o intristirsi, si è messo a lavorare a testa bassa prendendosi il posto da titolare a suon di gol, assist e diventando fondamentale per la nuova Juve di Sarri.

Come stasera, contro il Bayer Leverkusen: ha aperto i giochi con un gol tipico del suo repertorio: aggancio perfetto su un pallone aereo al limite d’aria che manda fuori causa il difensore, destro potente sul secondo palo imparabile. Suo anche l’assist per il raddoppio che ha chiuso di fatto la partita: palla chiamata in profondità, difensore portato a spasso e palla dietro per Bernardeschi che insacca. In mezzo un lavoro preziosissimo di alleggerimento con l’argentino che sembra ritornato ai tempi di Napoli per il ruolo da leader che si è ritagliato. Meglio di Ronaldo il Pipita: l’argentino magnanimo ha anche tentato di fornire un paio di assist al portoghese che però vista la serata formato compitino li ha sprecati. Non ha fatto lo stesso Cr7 a fine gara quando l’opportunità di segnare gli è stata offerta da Dybala, subentrato al Pipita, mettendo a segno il 3 a 0 finale.

E visto che l’altro pilastro della Juve sarriana è Matuidi, altro esubero estivo rivelatosi poi baluardo fondamentale e raccordo perfetto tra attacco e difesa bianconera, a questo punto magari anche Mario Mandzukic potrebbe essere indotto a sperare nell’effetto benefico del tecnico toscano su chi viene messo ai margini. In generale la Juve non gioca ancora da squadra di Sarri ma non rischia praticamente nulla se non su una distrazione che arriva già sul 2 a 0. Il Leverkusen gioca e palleggia molto, ma inutilmente: il buon gioco degli uomini di Bosz viene vanificato dalle scelte costantemente sbagliate degli attaccanti e dalla buona prestazione di De Ligt. La Juventus controlla, lascia giocare e lavora molto sulle ripartenze, micidiali vista la qualità dei giocatori bianconeri più adatti a questo tipo di gioco che al palleggio: sarà infatti questo probabilmente il filo conduttore della stagione bianconera, come ha fatto capire lo stesso Sarri quando ha dichiarato che chi si aspetta di rivedere il suo Napoli sbaglia di grosso. Vince anche l’Atletico nella gara di Mosca, contro la Lokomotiv: alla prossima la Juve vincendo contro i russi in casa potrebbe già mettere in ghiaccio la qualificazione.

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