Dries e Robbe De Ceuster, i due fratelli di 27 e 20 anni trovati morti domenica in un hotel di Firenze, potrebbero essere stati uccisi da un mix di alcol e pasticche di un potente analgesico a base di oppioidi. A venderglielo, senza prescrizione medica, sarebbe stato un farmacista che ora risulta indagato, l’unico a essere stato iscritto finora nel registro nell’inchiesta aperta dalla Procura del capoluogo toscano. Mercoledì il pm Giacomo Pestelli conferirà l’incarico al medico legale per l’autopsia.

Secondo quanto appreso, il farmacista, un giovane che avrebbe finito da poco gli studi, sabato scorso avrebbe venduto senza ricetta, a uno dei due fratelli, due confezioni di un analgesico oppioide a base di ossicodone, la cui potenza – viene spiegato in ambienti inquirenti – è paragonabile a quella della morfina. Sarebbe stato il giovane a insistere per avere quel tipo di farmaco, spiegando che ne aveva bisogno per controllare il dolore conseguente a un’operazione a un braccio.

Le due confezioni di farmaco, da 28 pasticche ciascuna, sono state trovate ieri nella stanza, accanto a bottiglie vuote di vino e birra. Una sarebbe stata completamente vuota mentre dall’altra sarebbero mancate 14 pasticche. L’ipotesi è che tra sabato e domenica i due giovani abbiano consumato 42 dosi di questo farmaco, oltre ad aver bevuto alcol. Saranno gli esami tossicologici, tuttavia, a stabilire se, come ipotizzano al momento gli investigatori, i due fratelli siano deceduti a causa del mix di alcol e farmaci.

Accertamenti sono in corso anche sulla possibilità, ritenuta al momento meno probabile, che i due, uno dei quali in passato avrebbe avuto problemi legati all’uso di stupefacenti, possano aver assunto anche droga nelle ore precedenti al decesso.

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