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Ultimo aggiornamento: 20:23 del 30 Settembre 2019

Banca Etruria, Caporale contro risparmiatrice: “È stata risarcita dal governo per il 78%. Perché fare becero populismo su Renzi e Di Maio?”

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Scontro a L’Aria che Tira (La7) tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Antonello Caporale, e Patrizia Benvenuti, una risparmiatrice di Banca Etruria, partecipante alla manifestazione odierna indetta dal Comitato Vittime Salvabanche davanti al tribunale di Arezzo, dove si stava svolgendo l’ultima udienza del processo per il filone legato alle truffe. La risparmiatrice, che ha ottenuto dal governo 78mila euro e ne aspetta 22mila, pronuncia un j’accuse contro il M5s: “E’ stato in piazza con noi per anni e ora lo vedo a braccetto con il Pd, il partito che ci ha azzerati. Qui fanno solo il loro tornaconto. Non non rivedremo una lira“.

Insorge Caporale: “Perché dobbiamo fare queste cose che sono veramente gravissime? Immagino che lei voglia chiedere il totale della somma che le spetta ed è un suo sacrosanto diritto. Lei ha ottenuto il 78%. Se, però, parla di Renzi e di Di Maio, fa capire che ha un altro interesse, che è sicuramente legittimo da parte sua, ma non sia un paravento. Lei deve avere il 100% e le va dato subito. Ma non è che lo sta aspettando da 30 anni”.

E puntualizza: “Questa televisione, di cui anche io faccio parte, è veramente vergognosa, perché facciamo del becero, becero, becero populismo. Io me ne dispiaccio, perché sono parte di questa commedia. Ed è una commedia infangante“. “Noi dal governo Conte non abbiamo avuto niente”, obietta Benvenuti. “Lei ha avuto 78mila euro dal governo italiano, governo Conte o meno”, risponde ancora il giornalista.

“Se ho avuto 78mila euro, vuol dire che avevo ragione, no?”, ribatte la risparmiatrice.

Caporale a questo punto si rivolge alla conduttrice Myrta Merlino: “Quando si invita una signora e si dice che patisce una discriminazione, uno si chiede cosa debba avere e per quali ragioni. Non pensa certo di ascoltare la signora prnunciare un giudizio politico, che è sicuramente legittimo. Ma così si rischia di confondere un dato di realtà, e cioè il patimento di una ingiustizia, con un giudizio politico, del quale sinceramente a me non frega nulla“.

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