I rapporti con la Francia sono tra i più importanti dossier sul tavolo di Luigi di Maio alla Farnesina e oggi Jean-Yves Le Drian tende una mano al neo ministro degli Esteri. “In Italia c’è un nuovo governo che appare più determinato ad avere con la Francia rapporti più positivi – ha detto il capo della diplomazia francese alla radio Europe1 – Ho scritto al mio nuovo collega Di Maio. Dopo quello che è successo, speriamo di avere relazioni più costruttive“, ha aggiunto Le Drian in riferimento alle difficoltà nei rapporti tra Roma e Parigi verificatesi nell’ultimo anno.
Gli episodi di scontro durante il governo gialloverde sono stati molteplici. Nel contesto di una tensione continua registrata sulla questione dei flussi migratori, Parigi non ha gradito tra le altre cose le frasi dell’allora vicepremier sul colonialismo francese e l’epiteto di “sfruttatore d’Africa” affibbiato a Emmanuel Macron. Al quale non è andato giù soprattutto l’incontro avuto a febbraio dal capo politico del M5s con i capi di quei gilet gialli che per settimane hanno messo a ferro e fuoco Parigi.
Alla domanda se fosse ormai superata la crisi diplomatica nata dall’incontro di Di Maio con i gilet gialli, Le Drian ha risposto: “Ora c’è la volontà di agire insieme in seno all’Unione europea”, e ha auspicato un incontro a breve con l’omologo italiano.
Parigi annuncia anche un cambio di atteggiamento sul fronte della gestione dei flussi migratori. Il nuovo governo, ha proseguito il capo della diplomazia d’oltralpe, “appare oggi più aperto nella sua dimensione europea, più aperto all’attuazione di meccanismi migratori condivisi. Siamo pronti a parlarne”.
Da parte sua, si apprende da fonti della Farnesina, Di Maio “ha espresso la volontà di incontrare al più presto il suo omologo francese per discutere in modo positivo e costruttivo delle comuni sfide a livello europeo ed internazionale”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez