Il cammino del governo Conte 2 comincia in salita, almeno nel gradimento dell’opinione pubblica. Secondo i sondaggi di vari istituti, nonostante le percentuali delle due forze di governo (Pd-M5s) siano stabili o in salita e insieme rappresentino il 45 per cento degli elettori, il nuovo governo può contare sul gradimento di un intervistato su tre, mentre la maggioranza esprime una valutazione negativa. Il governo, tuttavia, per il momento può contare sull’apprezzamento per il capo del governo che resta a seconda delle rilevazioni tra il 52 e il 60 per cento. In questo quadro la tendenza per le intenzioni di voto resta la stessa dell’ultimo mese: la Lega in calo anche se ancora primo partito, M5s in energica ripresa e Pd in rialzo e al secondo posto. I dati raccolti sono quelli di tre sondaggi realizzati tra il 5 e il 6 settembre da Demopolis, Ipsos (per il Corriere della Sera) e Piepoli (per la Stampa)

Demopolis: Carroccio perde in un mese 5 punti – Secondo l’ultimo sondaggio effettuato dall’istituto diretto da Pietro Vento, l’opinione degli italiani nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è positiva. Il 53 per cento degli intervistati gli dà fiducia, mentre 4 intervistati su 10 ne danno un giudizio critico. La crisi politica, conferma Demopolis, ha avuto un impatto sul consenso ai partiti. Crolla la Lega che perde in un mese 5 punti percentuali: era al 37% il 5 agosto, mentre oggi otterrebbe il 32%, che comunque significa la maggioranza relativa. Resta stabile il Partito democratico, che continua ad affermarsi come secondo partito con il 23 per cento dei consensi. Al terzo posto il Movimento 5 stelle che rispetto al mese scorso è in ripresa: guadagna 3 punti percentuali e si attesta al 22%. Più lontani ma con percentuali simili tra loro Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno rispettivamente il 6,8 e il 6,7%. Il centrodestra sarebbe così la prima compagine politica col 47 per cento circa.

Ipsos: Conte 2 parte in salita – Secondo un sondaggio condotto da Ipsos per il Corriere della Sera, il nuovo esecutivo giallorosso non piace al 52% degli italiani. Solo il 36 per cento, invece, lo apprezza. Un indice di gradimento che, se si escludono coloro che non si esprimono, è pari al 41. Un numero molto lontano da quello raggiunto lo scorso anno dal Conte 1 che all’insediamento aveva un indice di 60. L’unico governo che dal 2006 ha ottenuto un risultato peggiore è stato quello di Paolo Gentiloni che scontava l’esito del referendum costituzionale indetto dall’esecutivo a guida Matteo Renzi. Cos’hanno in comune il governo Gentiloni e quello Conte II? Sono nati entrambi da maggioranze parlamentari e senza la legittimazione elettorale e agli occhi dell’opinione pubblica la legittimità dell’iter costituzionale (e per certi versi anche politico, visto che le Politiche sono state solo un anno e mezzo fa) non significa consenso, ma al contrario scetticismo, almeno per ora. Peraltro un’ipotesi di un esecutivo M5s-Pd non era particolarmente gradita: piaceva solo al 15% degli italiani, frutto anche dell’antagonismo tra gli elettorati Cinquestelle e dem.

Per la maggior parte degli intervistati da Ipsos (il 45%) il Conte 2 sarà di breve durata, inferiore all’anno. Il 20 per cento, invece, immagina una durata di due anni, mentre solo il 18 per cento è convinto che durerà fino alla fine della legislatura (2023). Se si guarda ai temi, per il 71% la necessità più urgente è quella di una manovra economica a vantaggio dei ceti più deboli, che passi tramite lo stop all’aumento dell’Iva e il taglio del cuneo fiscale. Seguono il taglio del numero dei parlamentari e gli incentivi per uno sviluppo per uno sviluppo economico basato sulla sostenibilità ambientale. Meno sentite, invece, le tematiche riguardanti gli investimenti a favore del Sud e le autonomie regionali differenziate. Le aspettative, però, non convergono con i pronostici degli italiani: per il 44% il Governo si occuperà subito della manovra a vantaggio dei ceti deboli. Il 37 per cento crede invece che l’esecutivo partirà dal taglio dei parlamentari, rispetto al 45% che lo sperava.

Piepoli: fiducia record per Conte – Secondo l’ultimo sondaggio realizzato il 5 settembre dall’Istituto Piepoli per La Stampa, Giuseppe Conte, al suo secondo esecutivo, raggiunge dei risultati record negli indici di fiducia: il 60%. Una percentuale altissima, raggiunta solo nel 2014 da Matteo Renzi, e precedentemente dal tecnico Mario Monti nel 2011. Seguono Paolo Gentiloni, con il 43% e a sorpresa il segretario Pd, Nicola Zingaretti che guadagna 8 punti e stacca sia Salvini che Di Maio. Perde di fiducia il leader della Lega che cala di 8 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente del 27 agosto, ed è oggi al 30%, in parità con l’ex collega vicepremier Luigi Di Maio. Rispetto ai risultati di Ipsos, il gradimento del Conte 2 è elevato: il 60% afferma di gradirlo molto o abbastanza, mentre il 37% risponde “poco o per nulla”. Se si andasse al voto ora, invece, gli intervistati dall’Istituto Piepoli voterebbero in gran parte (30%) Lega, in calo però di due punti percentuali rispetto alle rilevazioni precedenti. Cresce il Movimento 5 stelle che guadagna il 4%, arrivando oggi al 20,5. Stabile il Partito democratico, al 24%. Se si sommano quindi le percentuali delle due forze di governo si raggiunge il 44,5%, un numero di poco superiore alla compagine del centrodestra che sommata raggiunge il 43,5 per cento.

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