“Siamo bloccati al porto di Civitavecchia dalle sei perché si è rotto il portellone del traghetto. Ci sentiamo prigionieri”. È la testimonianza di Alessandra, una passeggera che descrive la situazione in cui si trovano le quasi 900 persone a bordo del traghetto “Claudia” della Grimaldi Lines, partito al sera del 2 agosto da Olbia e diretto a Civitavecchia. Una volta raggiunto il porto di destinazione, il portellone che doveva aprirsi per permettere ai passeggeri a piedi e ai 350 veicoli di scendere dalla nave, si è rotto, lasciando tutti intrappolati all’interno per ore. Sul posto sono arrivati carabinieri e polizia ed è stata poi chiamata una gru per risolvere il problema.

“Si è trattato di un guasto al sistema idraulico del portellone”, ha ribadito un portavoce della Grimaldi Lines. Secondo la Compagnia di navigazione, tra i passeggeri passeggeri, che sono stati assistiti secondo la normativa europea e rifocillati con pasti a bordo, nessuno ha accusato malori. Lo sbarco dei passeggeri, 889 in totale, è avvenuto in due fasi. La metà di loro è stata fatta scendere con uno scalandrone intorno alle 10. Il resto ha atteso l’apertura del portellone ed ha lasciato il traghetto poco dopo le 15.

“Uscite d’emergenza senza scala per fare scendere i passeggeri a piedi. Condizioni del traghetto pessime”. Scrive un utente, Cristian Vender, su Twitter. “Hanno diritto al risarcimento per i danni morali e materiali subiti”, ha detto invece il Codacons riferendosi ai viaggiatori. “Si tratta di un episodio gravissimo che sta creando disagi enormi ai passeggeri”, ha aggiunto l’associazione, che non esclude possibili ripercussioni anche sul piano penale.

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