Ha aggredito il capotreno, prima insultandolo e strattonandolo, poi gli ha tirato uno schiaffo e gli ha sputato in faccia. L’aggressione è avvenuta ad Arquata Scrivia, in Piemonte, e la protagonista è una turista austriaca, in vacanza in Italia con la famiglia. A spingerla al gesto è stato il ritardo di oltre tre ore accumulato a causa di due guasti all’Intercity su cui stava viaggiando, che da Genova era diretto a Milano: il treno si è fermato una prima volta a Genova Pontedecimo, dove il locomotore era stato cambiato, e poi ad Arquata Scrivia. Il capotreno ha dichiarato che, una volta arrivato a Milano, sporgerà denuncia.

Sull’aggressione sono intervenute, con una nota, le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Mobilità, Ugl af, Orsa ferrovie: “L’aggressione – si legge – è stata causata “dall’esasperazione per il grave ritardo accumulato dal treno e purtroppo ha avuto a oggetto il capotreno che da sempre è il parafulmine di Trenitalia in caso di guasti a bordo. Purtroppo, questa volta l’aggressione è risultata peggiore del solito perché il clima tra i viaggiatori è risultato incattivito dagli annunci di Trenitalia del 16 di agosto che imputavano ingiustamente alle malattie del personale le cause delle soppressioni di 23 treni in Liguria”.

“Da tempo – si legge sempre nella nota – come sindacato denunciamo inascoltati i pesantissimi disservizi dei treni Intercity che servono la Liguria. Questo è solo l’ultimo degli episodi che si sono verificati quest’estate tra guasti alla climatizzazione, errori nelle prenotazioni e rotture di locomotori. Il personale diventa in questi casi capro espiatorio per gli errori della classe dirigente di Trenitalia che ha deciso di non investire su questo segmento nonostante gli ingenti contributi pubblici che il ministero dei Trasporti paga alla società per il contratto di servizio universale. Spiace dirlo, ma anche questa volta si tratta di un disastro annunciato – conclude la nota -, e purtroppo dobbiamo dire che troppo spesso gli allarme del sindacato e dei lavoratori restano inascoltati sia da parte della società che da parte delle istituzioni. L’impianto equipaggi dei servizi universali ha scioperato per i guasti ai materiali non più di un mese fa. Siamo amareggiati che la Liguria continui a essere considerata Cenerentola per Trenitalia e che lavoratori e cittadini ne paghino le conseguenze”.

E intanto, a seguito della cancellazione dei 23 treni in Liguria comunicati il 16 agosto da Trenitalia per “indisponibilità di personale a bordo”, oggi l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino ha scritto all’amministratore delegato di delegato: “Regione Liguria – scrive nella lettera – è pronta a rescindere il contratto di servizio se quanto avvenuto lo scorso 16 agosto dovesse ripetersi, come peraltro stabilito dallo stesso articolo 27 del contratto”. Berrino ha chiesto anche una “relazione dettagliata su quanto accaduto, oltre ad un’attenta indagine interna che deve portare a una riorganizzazione generale nell’interesse dei cittadini. Trenitalia è tenuta a eseguire in modo adeguato tutte le attività necessarie a effettuare i servizi previsti dal programma di esercizio, nel rispetto degli obblighi di servizio e degli standard minimi di qualità previsti dal contratto”.

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