La Lega vuole sfiduciare il premier Conte perché “non era presente in Aula per ribadire l’indirizzo favorevole” al Tav Torino-Lione. Un tema che ha “suggellato una situazione di forti differenze di vedute”. E’ quanto emerge dalla mozione di sfiducia depositata al Senato dal capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo.
Nel documento che verrà posto ai voti a Palazzo Madama, si legge che la Lega esprime “la propria sfiducia al Governo presieduto dal Prof. Giuseppe Conte” e che “l’esame in aula delle mozioni riguardanti la Tav ha suggellato una situazione di forti differenze di vedute, tra le due forze di maggioranza, su un tema fondamentale per la crescita del paese come lo sviluppo delle infrastrutture”. La Lega ricorda anche come sul tema dell’alta velocità “si è verificata la situazione paradossale che ha visto due membri del governo presenti esprimere due pareri contrastanti”.
Ma c’è di più. “Il presidente del Consiglio non era presente in aula, nel momento delle votazioni sulle citate mozioni, per ribadire l’indirizzo favorevole alla realizzazione dell’opera che egli stesso aveva dichiarato pochi giorni prima nell’altro ramo del Parlamento”. E ancora. “Le stesse divergenze si sono registrate su altri temi prioritari dell’agenda di governo quali la giustizia, l’autonomia e le misure della prossima manovra economica”, conclude il testo.
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto, alle ore 16. È presumibile che la discussione della mozione di sfiducia al governo Conte in Senato verrà calendarizzata il 19 o al massimo il 20 agosto. In realtà anche su questo fronte è in corso uno scontro, perché la Lega vorrebbe la discussione già martedì 13, formalizzando dunque la crisi prima di Ferragosto, ma questo si scontrerebbe con il calendario di chiusura di Palazzo Madama.
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