Una festa con più riflettori accesi sul futuro che candeline da spegnere sul passato. Ci ha pensato il raduno del secolo a celebrare i cento anni di vita di Citroën, un happening di tre giorni che ha accolto oltre 4.000 Citroën storiche, 11.000 collezionisti e circa 50.000 visitatori all’interno del mitico sito de La Ferté-Vidame (Eure-et-Loir), luogo simbolico e dal grande valore storico, dove si svolsero i primi test della 2 CV.

Ma è chiaro che le nuove geometrie all’interno del Gruppo PSA stanno consegnando al marchio del Double Chevron un ruolo più pragmatico e progressista che mai, ovvero la sperimentazione non solo delle motorizzazioni più compatibili con l’ambiente, ma anche il compito di interessare mercati diversi, come quello indiano e del sud est asiatico, con modelli che propongono nuove formule di mobilità e di accesso alla vettura.

L’utile netto del gruppo Psa e’ aumentato del 23,7% nel primo semestre 2019, a 1,8 miliardi di euro, nonostante un calo delle vendite globali con il fatturato diminuito dello 0,7% a 38,3 miliardi. La redditivita’ operativa ha raggiunto l’8,7% delle vendite (+0,9 punti in un anno), anche nel divisione automobilistica. Grandi progetti passano per Citroën. “Il nostro piano è definito e rispetteremo la scaletta. Nel 2020 arriverà C5 Aircross, il suv ibrido ricaricabile. Più avanti un nuovo modello elettrico, una compatta del Segmento C che avrà anche motorizzazione diesel e benzina. Entro il 2025 ogni modello della gamma avrà una versione elettrificata”. L’amministratore delegato Linda Jackson, accelera più su questioni di innovazione e sostanza che di celebrazione. “Citroën è una bella centenaria, in perfetta salute, e con tante buone idee e tanta energia per affrontare gli anni a venire’. Se consideriamo gli ultimi 5 anni, dal 2013 al 2018, le vendite globali di Citroen sono cresciute del 28%. Oggi, nonostante la contrazione del mercato Ue, abbiamo chiuso il primo semestre con segno positivo, + 0,3 punti di quota. In questi mercati siamo dunque stati gli unici, tra le marche top twelve, ad aumentare i volumi”.

Cruciale l’orizzonte indiano, che verrà aperto proprio nel 2020 con la C5 Aircross, seguita da quattro modelli dedicati ai mercati dell’area all’insegna del design e del comfort. Non solo vetture, ma anche nuovi schemi di utilizzo, come quelli che ruoteranno intorno alla versione definitiva della Ami One Concept, la soluzione Citroën 100% elettrico che dopo la sua anteprima al salone di Ginevra in marzo si prepara a proporre una ricetta di “guida libera” senza patente in ambito urbano e formule di accesso temporaneo alla vettura che evolvono in car sharing.

La proposta pensata per comfort e i lunghi viaggi si chiama invece Citroën 19 19 Concept, una vettura dal design non convenzionale, dalla forma di una capsula trasparente sospesa sulle ruote di grandi dimensioni. Con le sue proporzioni ispirate al mondo dell’aeronautica e a quello dell’interior design, rappresenta una dichiarazione anche sul piano tecnologico , con un sistema di guida autonoma che offre al conducente la possibilità di delegare totalmente la gestione del veicolo ad un Personal Assistant, con intelligenza artificiale, integrato nel cruscotto, che interagisce con i passeggeri. Lunga 4.655 mm, alta 1,6 metri e larga 224 centimetri, la 19 19 Concept ha un passo di tre metri e 10 centimetri ed è spinta da due motori elettrici, uno per asse. La potenza totale è di 462 Cv e con 800 Nm di coppia, capaci di garantire una accelerazione da 0 a 100 km/h in 5 secondi e 200 km/h di velocità massima. Soprattutto, l’autonomia delle batterie può arrivare fino ad una cifra sorprendente di 800 km, cioè la più alta finora dichiarata da un costruttore automobilistico dedicato all’innovazione e non agli esperimenti .

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