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La base permanente e le colonie per le industrie - 2/4

C'è naturalmente il piano della Nasa per costruire la stazione in orbita lunare. Ci vorranno almeno otto anni ed il conto per contribuenti statunitensi sarà da 20 miliardi di dollari, oltre al costo dell’hardware della stazione, di ulteriori 10 miliardi. Molto critico rispetto a tale piano è Robert Zubrin, presidente della Mars Society: "Non c'è bisogno dell'uomo"
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La base permanente e le colonie per le industrie

Se SpaceX ha fatto del trasporto spaziale l’elemento chiave dell’esplorazione planetaria, Blue Origin punta a costruire delle basi permanenti direttamente sulla superficie nostro satellite. La compagnia di Jeff Bezos, nata con l’intento di sviluppare capsule per il volo turistico sub-orbitale, negli ultimi anni ha affiancato al progetto di turismo spaziale quello di conquista lunare. Parlando alla International Space Development Conference, il fondatore di Amazon ha rivelato i dettagli della sua visione, che punterebbe a rendere la Terra un pianeta libero dalle industrie pesanti. “Oggi dobbiamo tornare sulla Luna, e questa volta è il momento di restarci” ha ripetuto più volte Bezos, dichiarando di voler fondare colonie lunari destinate alle attività industriali.

Nel progetto di Blue Origin, il materiale necessario alla costruzione degli insediamenti sarebbe trasportato grazie alla grande capacità di carico del lander Blue Moon. Bezos ha proposto una partnership pubblico-privato con la Nasa per sviluppare questo ambizioso progetto di colonizzazione, ma in caso di rifiuto si è già dichiarato disposto ad andare avanti con le proprie risorse o in collaborazione con altre nazioni. Ad esempio supportando la visione Moon Village promossa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che da quasi cinque anni sta pianificando la costruzione di un insediamento lunare internazionale, utile sia come polo di ricerca che come supporto ai viaggi commerciali.  

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