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Ultimo aggiornamento: 15:06 del 14 Luglio 2019

Napoli, aperto al traffico il viadotto-mostro: “Non è a norma, non si può”. Ma il sindaco di Vico Equense ha dato l’ok

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Riaperto al passaggio delle auto il viadotto “abusivo”. Il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, con un’ordinanza ha dato l’ok al passaggio degli autoveicoli attraverso l’Aequa-mostro per alleggerire il traffico della costiera sorrentina. Si tratta di una striscia di cemento che attraversa il vallone del Rivo d’Arco tra il verde della collina e lo sfondo blu del mare. Uno scempio che gli ambientalisti chiamano “Aequa-mostro”, dal nome della zona che deturpa. È un viadotto originariamente finanziato dal commissario straordinario per l’emergenza e destinato esclusivamente a servizio dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Costato circa due milioni di euro doveva essere usato dagli autocarri per il trasporto del materiale proveniente dai lavori di scavo, evitando intralci al traffico. Le attività di scavo sono finite da tempo e il serpentone di cemento non è mai servito a tale scopo. I suoi lavori sono stati bloccati. È stato costruito nel 2007, quando sono cominciati i cantieri per la realizzazione del depuratore. Da allora è rimasto inutilizzato fino all’estate 2014, quando il Comune, con l’obiettivo di usare il viadotto per motivi legati alla viabilità, ha completato il tratto mancante. È stato aperto al flusso di autoveicoli per un breve periodo, poi richiuso.

Oggi il Comune ha deciso di spalancare nuovamente i cancelli. “È una costruzione che sta lì, per cui tanto vale usarla per poter, così, alleviare i disagi causati dall’eccessivo traffico, reso più intenso dall’apertura della galleria Santa Maria di Pozzano” afferma il primo cittadino.  Ma è una strada larga tre metri (compresi i muri di contenimento), sprovvista di piazzole di sosta o di svincolo, necessarie in caso di bisogno, in forte pendenza, che non rispetta i parametri previsti dalla legge per il transito veicolare. “Una sconfitta della legalità e uno scempio ambientale” sottolinea Claudio d’Esposito, presidente del Wwf terre del Tirreno che avanza la proposta di aprirla, invece, esclusivamente al passaggio di pedoni, rendendola una “green road”.

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