“Come spiegherò a mio figlio la storia della Sea Watch e dei migranti rimasti in mezzo al mare per 17 giorni? Gli dirò con la massima umiltà che papà ha combattuto affinché fosse garantito il più possibile il diritto a casa proprio, che deve essere il diritto principale”. Così l’ex deputatod el M5s, Alessandro Di Battista, ha risposto alle domande del vicedirettore del Fatto Quotidiano Marco Lillo, durante la presentazione del suo ultimo libro  “Politicamente scorretto” (Paper First) al Caffeina Festival a Viterbo. “Il tema dell’immigrazione – ha aggiunto – non va affrontato né con la pancia, né con il cuore, ma con la testa. Con la logica esclusivamente dell’accoglienza o dei buoni sentimenti si possono fare anche tanti danni. Ne hanno fatti anche alcune organizzazioni non governative”

 

 

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