Se qualcuno si fosse azzardato a dirlo, a inizio stagione, nessuno ci avrebbe creduto. Perché loro, i Golden State Warriors, non erano solo i più forti: erano, se possibile, ancora più forti. In pratica, inarrivabili. Eppure i Toronto Raptors ce l’hanno fatta. Dopo una stagione regolamentare da primi della classe nella East Conference, gli uomini di Nick Nurse hanno coronato il sogno: superando i campioni in carica in gara6 per 114 a 110, hanno conquistato il loro primo titolo Nba (che è anche il primo per una squadra non statunitense). Eletto Mvp delle Finals, il killer silenzioso Kawhi Leonard, che ha chiuso con 22 punti. Per lui è il secondo riconoscimento dopo quello coi San Antonio Spurs nel 2014. Decisivi, oltre al secondo violino, il playmaker Kyle Lowry (26+10 assist), l’altro piccolo Fred VanVleet (22) e Pascal Siakam (26+10 rimbalzi): entrambi del ’94, entrambi con un bel futuro davanti in casa Toronto.

Dall’altra parte non bastano i 30 punti di Klay Thompson e i 21 di un appannato Steph Curry (22 punti per l’immarcescibile Andre Iguodala). I Golden State sono partiti un po’ contratti sotto i colpi di Lowry, per tornare piano piano in partita e mettere più volte la testa avanti in una gara6 spettacolare. L’equilibrio è costante, le percentuali e il gioco offensivo di entrambe funzionano finché alla fine del terzo quarto il match vive un (brutto) colpo di scena: il ginocchio di Thompson, sin lì fondamentale per Steve Kerr e compagni, si gira in modo innaturale. La guardia dei Warriors è costretta ad abbandonare il campo (rientrerà solo per tirare i liberi in una standing ovation dell’Oracle Arena da pelle d’oca) aggiungendosi così all’infortunato Kevin Durant. L’ultimo quarto si gioca sulle energie rimaste e sulla tensione nervosa: le percentuali calano e i contatti sul parquet si fanno più duri. I Golden State (vincitori delle scorse due edizioni e di quella del 2014) restano con orgoglio in partita e costringono gli avversari a un finale punto a punto. A nove secondi dalla fine, sul 111 a 110, Curry ha la palla del sorpasso, esce dai blocchi dei compagni e spara da tre ma il tiro va a schiantarsi sul secondo ferro. I Raptors vincono il loro primo titolo.

Articolo Precedente

Playoff basket, Venezia è stanca e Sassari strappa la vittoria fuori casa. Ma ora la Dinamo ha qualcosa da perdere: l’analisi

next
Articolo Successivo

Dolomiti, la maratona su due ruote è dedicata al domani. E sarà banco di prova di un turismo ‘slow’

next