La pionieristica dell’ibrido per il mercato di massa, si parla ovviamente di Toyota, punta ora alle zero emissioni, avviando una strategia elettrica rimandata nel tempo. La stessa che ora pare dominare i business plan di tutti i costruttori maggiori, incitata anche dalle più stringenti normative europee e cinesi sulle emissioni di CO2. Il primo passo nella direzione dell’elettrico è stato quello dell’alleanza sancita qualche giorno fa, con un’altra nipponica, la Subaru, per la costruzione di un suv di segmento C a emissioni zero e di una piattaforma modulare di nuova generazione: “e-TNGA” potrebbe essere il nome, da quello della Toyota New Global Architecture sviluppata e adottata negli ultimi anni.

L’alleanza Toyota-Subaru e la costruzione di una nuova piattaforma rientrano nel disegno già denominato “EV C.A. Spirit Corp.”, la joint venture nata nel 2017 cui partecipano pure Mazda, Daihatsu e Suzuki (con queste ultime due l’accordo prevede la costruzione di una compatta elettrica): i veicoli che sorgeranno sulla nuova TNGA – probabilmente 6 varianti diverse, tra cui un crossover medio, un minivan e sport utility di grande dimensioni – saranno venduti separatamente sotto i rispettivi brand e lanciati dal prossimo anno sul mercato americano.

L’obiettivo principale è quello di vendere, entro i prossimi cinque anni, 5,5 milioni di modelli elettrificati, quindi ibride plug-in, ibride a benzina, elettriche allo stato puro e anche veicoli fuel cell a idrogeno: di questi 5 milioni e mezzo, circa 1 milione di vendite potrebbero essere rappresentate proprio dalle 100% elettriche. Intanto, ragionando a più breve termine, Toyota punta a sviluppare batterie allo stato solido già da questa estate, e a questo sarà funzionale l’alleanza con CATL (Contemporary Amperex Technology Co Ltd.) e Byd, stretta all’indomani dell’accordo con Subaru. Batterie più leggere, ma anche più potenti e sicure: Shigeki Terashi, Executive Vice President di Toyota, ha fatto sapere che l’occasione per presentarle saranno le prossime Olimpiadi estive di Tokyo.

Poi, dal prossimo anno, si penserà alla costruzione di elettriche in Cina e, entro i primi mesi dello stesso 2020, a immettere sul mercato almeno dieci modelli BEVs (Battery Electric Vehicles). L’importante, insomma, è che per il 2025 sia Toyota che Lexus abbiano entrambe, per ciascun modello, una versione elettrica da proporre alla domanda sempre più crescente di mercato.

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