In attesa del voto delle Europee, restano diversi fronti aperti all’interno del governo. E tra questi, dopo le affermazioni di Salvini sui ritardi della riforma del processo penale, è tornata pure la giustizia. “La riforma sarà snodo fondamentale dopo il 26 maggio, aspetto di vedere il testo del ministro Alfonso Bonafede, dato che ha ampiamente annunciato via stampa che è pronto”, aveva spiegato Salvini. Per poi tornare a pungere sulla prescrizione: “I patti sono chiari. O parte la riforma complessiva del processo penale, o non esistono processi all’infinito”. Parole alle quali ha replicato stizzito il vicepremier Di Maio: “Mi risulta che il ministro Bonafede la riforma ce l’abbia già pronta: dovevano fare una riunione con la Lega per dirimere le cose su cui non erano d’accordo ma è saltata già due volte”. E ancora: “Magari se si fanno i vertici di governo a vari livelli si risolvono i problemi”, ha concluso il vicepremier pentastellato
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