Chi è alla ricerca di uno smartphone di fascia media dal design originale, che offre prestazioni, autonomia e foto di buon livello, può mettere nella lista dei desideri l’Oppo Reno. Le criticità che abbiamo rilevato nella prova completa sono poche, a parte il prezzo. La quotazione di listino è fissata infatti a 499 euro, una cifra importante per un marchio che nel Vecchio Continente non è particolarmente famoso, nonostante si contenda la quarta posizione mondiale con Xiaomi. Proprio Xiaomi produce il diretto concorrente del Reno, il Mi 9 SE che costa 349 euro.

L’originalità del Reno è senza dubbio la fotocamera a scomparsa, che accomuna questo modello al top di gamma Oppo Find X, di cui potete leggere qui la recensione completa. Tutto considerato, Oppo Reno potrebbe essere una scelta sensata per chi vuole differenziarsi dalla massa con un design unico del suo genere, senza rinunciare a prestazioni, qualità fotografica e un bel display. Però bisogna chiudere un occhio su un’interfaccia che, per quanto migliorata, necessita ancora di qualche intervento.

Design e schermo

Come accennato, il design dell’Oppo Reno è originale. Davanti c’è posto solo per lo schermo: non c’è il fastidioso notch (la barra che nasconde la fotocamera frontale) né suoi “rimpiazzi”, come il foro sullo schermo. Quando si vuole scattare un selfie, si attiva un sistema meccanico che fa letteralmente comparire una sorta di “pinna di squalo”, come definita dalla stessa azienda cinese. Una soluzione decisamente ingegnosa che non toglie alcuna immediatezza nello scatto, e che il produttore garantisce per 200.000 aperture. In pochi giorni di test non possiamo pronunciarci sulla durata nel tempo di questo meccanismo, l’unico aspetto su cui possiamo essere certi è che il meccanismo si riempie di polvere.

Il rivestimento posteriore è in vetro opaco e satinato: una soluzione apprezzabile perché maschera bene le ditate e, soprattutto, consente una presa salda. Chi non dovesse gradire questa scelta, potrà fare buon uso della cover in policarbonato presente nella confezione di vendita. Sul fronte delle dimensioni è da annotare che Reno non è uno smartphone compatto e leggero: ha uno schermo da 6,4 pollici e pesa 185 grammi.

Sulla parte posteriore, subito sotto alle due fotocamere, c’è una pallina in ceramica che serve per non graffiare le lenti della fotocamera quando si appoggia lo smartphone su un piano. Il meccanismo a scomparsa nasconde anche il flash per la dual-camera posteriore: non abbiamo apprezzato questa scelta, perché ogni volta che si scatta una fotografia in notturna bisogna attendere l’apertura del meccanismo.

Promosso il grande schermo costruito con tecnologia AMOLED, una tecnologia che non richiede retroilluminazione (quindi consuma meno e occupa meno spazio rispetto agli schermi tradizionali) e ha un tempo di risposta veloce. Grazie alla tecnologia costruttiva si denotano buone resa cromatica e visibilità all’aperto e ampi angoli di visuale. La risoluzione è di 1.080 x 2.340 pixel e il rapporto di forma è di 19,5:9. Per proteggerlo c’è un vetro Gorilla Glass 6. Presente la funzionalità Always-On, che permette di visualizzare orario, notifiche e altro anche quando lo schermo è spento, però non mostra quelle provenienti dalle app di terze parti.

Il sensore per le impronte digitali è integrato direttamente nel display e funziona molto bene.

Prestazioni e software

La dotazione hardware si basa sul processore Snapdragon 710, che è un buon prodotto, con prestazioni molto vicine a quelle dei top di gamma. In questo caso poi è affiancato da 6 Gigabyte di memoria RAM e da uno spazio di archiviazione di 128 Gigabyte, che concorrono a evitare “colli di bottiglia” nelle prestazioni. Nell’uso quotidiano Oppo Reno risulta fluido e scattante, anche quando il sistema viene messo sotto stress. Nella riproduzione di giochi abbiamo apprezzato sia la fluidità sia la scarsa produzione di calore, indice che la dissipazione del calore è efficace.

Promossa anche l’autonomia. Con il nostro utilizzo tipico (misto tra LTE e Wi-Fi, due account mail attivi, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), la batteria ci ha permesso di coprire 26 ore lontano dalla presa elettrica. Un buon risultato, a cui si aggiunge la ricarica rapida e l’apposito caricabatterie incluso nella confezione.

Se l’hardware è promosso, sul software c’è ancora da lavorare. La versione personalizzata di Android 9 installata dal produttore ha uno stile grafico e servizi fortemente ancorati al mercato cinese. Rispetto ai predecessori ci sono certamente dei miglioramenti, ma non basta.

Altro neo riguarda l’audio, che non è stereo e fuoriesce dall’unico altoparlante posizionato sul bordo inferiore. Il volume e la qualità sono nella media, ma sarebbe stato preferibile un suono stereo. La connettività comprende quello che serve: Bluetooth 5.0, Wi-Fi dual-band, connettore USB-C per la ricarica, presa jack per le cuffice e chip NFC per i pagamenti contactless.

Fotografie

Oppo Reno mette a disposizione due fotocamere posteriori: quella principale da 48 Megapixel, che realizza immagini da 12 Megapixel interpolando quattro pixel in uno per raccogliere più dati, e quella secondaria da 5 megapixel per la profondità di campo, utile per ottenere l’effetto bokeh (lo sfondo sfocato). In generale il comparto fotografico realizza scatti buoni sia in diurna che in notturna.

Da apprezzare la resa cromatica delle fotografie anche abilitando la modalità notte che, a differenza di quanto avviene in alcuni smartphone concorrenti, non satura la scena. Supportata la registrazione di video fino alla risoluzione 4K a 30 frame per secondo, anche se purtroppo manca la stabilizzazione ottica: quando si girano video in movimento risultano parecchio “traballanti”. Poco da eccepire sulla fotocamera anteriore da 16 Megapixel: offre una veloce messa a fuoco, buon effetto di sfocatura e livello di dettaglio apprezzabile.

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