Almeno fino al 1970, quando il Parlamento inserì nella Carta le Regioni a Statuto ordinario. I comuni c’erano già da prima, adesso sputavano le Regioni: a cosa servivano ancora le province? Cominciarono a chiederselo un po’ tutti. Il primo fu forse Ugo La Malfa, il leader del Partito Repubblicano che sul giornale di partito polemizzò sul costo degli enti intermendi: “Diventa sempre più alto, mentre le funzioni sempre più prive di contenuto”. Il vecchio La Malfa, in pratica, fu il primo nemico dell’ente simbolo della casta. Probabilmente a sua insaputa.

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