In aumento le rimesse degli immigrati in Italia verso l’estero nel 2018. E tra i primi sei paesi destinatari ben quattro sono asiatici con in testa il Bangladesh  (oltre 730 milioni complessivi) seguito da FilippinePakistan India. La Romania è il secondo Stato di destinazione mentre la Cina, fino a pochi anni fa prima in classifica, è praticamente scomparsa dalle statistiche. Il dato emerge da un’analisi della veneziana Fondazione Moressa che l’anno scorso ha registrato la cifra di 6,2 miliardi di euro inviati all’estero con una crescita sul 2017 del 20,7%.

Secondo lo studio, fatto su dati Banca d’Italia, dopo il crollo del 2013 e alcuni anni di sostanziale stabilizzazione nell’ultimo anno il volume di rimesse ha registrato un improvviso aumento pari allo 0,35% del Pil. Crescita cospicua per il Bangladesh che ha registrato un +35.7% rispetto all’anno precedente mentre negli ultimi sei anni ha più che triplicato il volume. Per la Romania, l’andamento è stabile: +0,3% nell’ultimo anno e -14,3% negli ultimi sei. Anche India e Sri Lanka sono in forte espansione. Al contrario gli immigrati cinesi inviano ormai all’estero meno di 100 milioni di euro l’anno: la Repubblica popolare esce così dalla lista dei primi 15 Stati per rimesse ricevute dall’Italia.

Cento euro al mese inviati in patria
Mediamente, ciascun immigrato in Italia ha inviato in patria poco più di 1.200 euro nel corso del 2018 (circa 100 euro al mese). Valore che scende sotto la media per le due nazionalità più numerose: Romania (50,29 euro mensili) e Marocco (66,14 euro). Tra le comunità con un numero considerevole di immigrati, il valore più alto è quello del Bangladesh: mediamente, ciascun cittadino ha inviato oltre 460 euro al mese. Anche i senegalesi hanno inviato mediamente oltre 300 euro mensili.

Le province con maggiori rimesse sono nel Centro-Nord
A livello locale, le regioni con il maggior volume di rimesse inviate sono Lombardia (1,46 miliardi) e Lazio (953 milioni). Entrambe hanno registrato un aumento superiore al 20% nell’ultimo anno. Se osserviamo gli ultimi sei anni, invece,  è la regione di Roma che ha registrato il massimo calo (-54,4%). Guardando le province, Roma (825,26 milioni) e Milano (741,86 milioni) insieme raccolgono oltre il 25% del volume complessivo delle rimesse. Le prime province della classifica sono fortemente concentrate nel Centro-Nord, in cui si ha la maggiore incidenza di residenti stranieri.

Guarda il bicchiere mezzo pieno Michele Furlan, presidente della Fondazione Leone Moressa: “Le rimesse rappresentano la prima forma di sostegno degli immigrati allo sviluppo dei paesi d’origine”. Tuttavia “da un lato, esse evidenziano la disponibilità finanziaria degli immigrati legata alla ripresa economica; dall’altro sono mancati consumi e investimenti in loco”

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