6. Pixies, il gruppo capitanato da Frank Black (o se preferite Black Francis) vengono più volte citati da Kurt come indiscussa fonte di ispirazione. In effetti, i bostoniani, sono considerati i padri di un certo sentire, sebbene, nella musica dei tre di Seattle siano manifesti altri riferimenti: Forse i riff incalzanti dei Melvins? “La nostra paura più grossa – diceva Kurt – all’inizio era che la gente potesse pensare che fossimo una copia di Buzz Osbourne e soci”. In verità, altri gruppi come ad esempio gli Husker Du tracceranno un solco ancor più profondo nella musica dei Nirvana. La band di Bob Mould ha avuto indubbia rilevanza sulle loro sorti. A tale riguardo, se non l’avete già fatto, ascoltatevi Zen Arcade (consigliatissimo!).

https://www.youtube.com/watch?v=tGc8jL4dzao

7. In Utero, pubblicato nel 1993 (ancor prima, nel 1992, uscì Incesticide con la reprise di materiale che già circolava tra i fan), avrebbe dovuto rappresentare il grande ritorno al muro di suoni tipico. L’album, di primo acchito, risultò essere un coacervo di sonorità, sostenute da testi pervasi da una rassegnazione giunta al suo stadio più evoluto: “I miei testi sono pieni di contraddizioni – affermava – spaccati esattamente a metà tra opinioni estremamente sincere e confutazioni sarcastiche; spero siano quantomeno umoristiche, conditi da ideali stereotipati e superati da anni”. A prescindere dalla sua visione (probabilmente alterata dallo stato mentale di quel momento), soltanto il tempo è stato in grado di restituire una lettura definitiva: In Utero è un disco/testamento scintillante, magicamente pervaso da canzoni divenute eterne.

8. Unplugged, pubblicato nel 1994 per MTV, funge da spartiacque per il prosieguo della carriera. Proprio in quel periodo, tra l’altro, cominciò la tournée italiana; furono quelli i giorni in grado di determinare, in pratica, la fine del gruppo, anticipando di poco la morte del cantante.

https://www.youtube.com/watch?v=2tkBPuYQ-9c

9. Il corpo di Cobain venne trovato nella sua abitazione da Gary Smith, un elettricista. Ad esclusione del poco sangue proveniente dall’orecchio di Kurt, Smith disse di non aver rinvenuto segni visibili di particolari traumi; semplicemente, pensava fosse addormentato. Smith trovò, accanto al corpo, una lettera. Inoltre venne ritrovato un fucile a pompa, comprato per la rockstar da Dylan Carlson, un suo amico. L’autopsia confermò che la morte di Cobain fu causata da un “colpo di fucile autoinflitto alla testa”. Il rapporto disse anche che il cantante era morto con tutta probabilità il 5 aprile 1994.

9 canzoni 9… dei Nirvana

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