Li lasciavano scappare dal centro di accoglienza, anche di notte, “secondo forme e modalità ben organizzate e pianificate“. Ragazzini e bambini, anche di meno di 10 anni anni, e che così erano esposti a qualunque rischio. È questa l’accusa contestata dalla procura di Roma a 22 persone. Per abbandono di minori sono finiti così in carcere il presidente dell’associazione “Virtus Italia Onlus – Consorzio di solidarietà sociale” e il responsabile del centro di Primissima Accoglienza per minori non accompagnati di via Maria Annibale di Francia a Roma.

Per ordine del gip di Roma, Francesco Patrone, sono finite ai domiciliari anche altre 14 persone appartenenti alla onlus, mentre ad altre sei è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini iniziate nel 2016, coordinate dalla procura di Roma e condotte dalla Polizia locale, hanno fatto “emergere reiterati abbandoni di minorenni, nella maggior parte dei casi di età inferiore ai 14 anni, secondo forme e modalità ben organizzate e pianificate“.

La onlus, come si legge sul sito, è stata fondata nel 1993, e si è subito occupata di immigrazione e poi di minori in situazione di disagio, donne vittime di violenza o di tratta, anziani e disabili. “Da sempre, quindi, attenta ai problemi delle fasce più deboli della società, delle minoranze e degli emarginati, la Virtus – si legge sul loro sito – è una realtà multirazziale e multiculturale, è orientata a promuovere lo sviluppo dell’individuo. Punta a valorizzare le singole risorse umane, collaborando con le famiglie e le strutture territoriali deputate all’educazione, al sostegno ed all’assistenza, e promuovendo un’idea di società civile”.
“Tutti i minori presenti nel Centro di Primissima Accoglienza di Villa Spada, coinvolto in alcune indagini della Procura di Roma, sono stati immediatamente supportati da due assistenti sociali e nel corso della giornata verranno ricollocati, dal Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, presso altre strutture. In questo modo verrà loro assicurata una piena continuità dei servizi e delle tutele”, ha fatto sapere il Campidoglio.
Foto di archivio
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