”La proposta della Lega sulla castrazione chimica? Non è un argomento all’ordine del giorno: le nostre proposte mirano a portare in carcere chi fa violenza alle donne. Quella proposta è invece l’obiettivo di far subire un trattamento a chi sta fuori. A me non interessa che stia fuori una persona con il testosterone basso, ma che stia in carcere”. A rivendicarlo il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, a margine di un convegno alla Corte d’Appello di Roma, in merito alla proposta del partito di Matteo Salvini sulla castrazione chimica in caso di violenza sessuale.

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Bibbia e moschetto, salviniano perfetto

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