“In un Paese con gruppi dirigenti in guerra permanente e spietata contro la grammatica, la sintassi, la storia e geografia, parlare oggi di cultura è un atto di godimento trasgressivo. Quando uno pensa di spezzare in due l’Italia, andando in giro vestito con pelli di capra, e in un momento nel quale si ragiona molto in termini di bottega e di residui fiscali, parlare di cultura è davvero una trasgressione che almeno a me dà un godimento straordinario”. E’ la bordata pronunciata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al governo gialloverde e al vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, durante la presentazione della XII edizione del Napoli Teatro Festival Italia, presso il Teatrino di Corte Palazzo Reale a Napoli.
De Luca non nomina espressamente il leader della Lega, ma fa un chiaro riferimento al caso dell’autonomia differenziata: “Lui dimentica che l’identità profonda dell’Italia è fatta da queste mille esperienze, da queste mille memorie, da questo fiume carsico, che è la grande e la piccola cultura diffusa in tutti i territori del nostro Paese e che rappresentano davvero l’anima dell’Italia”.
Poi, nell’elencare i futuri eventi culturali organizzati dalla Regione, rifila un’altra stoccata all’esecutivo: “Questa estate faremo in tutte le scuole l’iniziativa “Adotta un filosofo”. Questa cosa non la fate sapere agli esponenti del governo nazionale”.

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